Il Giulianova rimane in C1 per due stagioni, 1980-‘81 e 1981-‘82, quando chiude il torneo al 16º posto e retrocede di nuovo in C2, dove vi resterà per 10 campionati consecutivi, fino al 1991-‘92. In questo periodo, torna al vertice della società Titì Orsini, e il Giulianova sfiora per due volte la promozione alla categoria superiore: la prima nel 1983-‘84, dato che lo 0-0 alla penultima giornata in casa dell’Osimana preclude ai giuliesi la promozione diretta in C1; la seconda nel 1986-‘87, quando il pareggio all’ultima giornata con il Galatina permise al Francavilla di aggiudicarsi il secondo posto utile per la promozione nella categoria superiore, con i lupi giallorossi imbattuti per 22 incontri (dalla 5ª alla 26ª giornata). In queste stagioni viene lanciato il giovane Tiziano De Patre, che poi approderà in Serie A con le maglie di Atalanta e Cagliari e altri “primavera” (tra gli altri, Luigi Leone).
Nel 1991-‘92 il Giulianova si trova in Serie C2, ma a causa di una crisi societaria la squadra giuliese, dopo 21 campionati consecutivi tra i professionisti, si vede retrocedere in Serie D. Il purgatorio tra i dilettanti dura due stagioni, nel 1993-‘94 il Giulianova di mister Giorgini si piazza al primo posto vincendo il girone G e riconquistando l’accesso tra i professionisti. Fondamentali per la promozione sono l’1-1 in trasferta con l’Albanova (rete per i locali di Copasso al 9′, pareggio per i giuliesi di Caruso al 53′ su rigore), la vittoria per 1-0 al Pinto di Caserta (De Feudis al 68′) del 10 aprile 1994, e il 2-2 di Frosinone del 24 aprile 1994. La rete di Pugnitopo al 90′, che agguanta il 2-2 finale, mantiene i ciociari a due punti di distanza a 180′ dal termine, ipotecando il salto di categoria.
L’8 maggio 1994, ultima di campionato, i giallorossi battono al Rubens Fadini il Celano per 2-0 (reti di Minuti e Briata) dinanzi a 5000 spettatori, e vengono promossi in Serie C2. I giuliesi chiudono il torneo con un punto di vantaggio sull’Albanova e due sul Frosinone. Tra i protagonisti di quell’annata il trequartista “Totò” Caruso, autentico idolo dei tifosi, il centravanti Michelangelo Palladino, il goleador Pasqualino Minuti, Ugo Dragone, Riccardo Di Bari. La formazione titolare: Merletti, Ulivi, Pugnitopo; Dragone, Parisi, Briata; Di Bari, De Feudis, Caruso, Minuti, Palladino.
Nella Poule Scudetto il Giulianova viene superato in finale dalla Pro Vercelli (3-2; 0-1); in precedenza aveva eliminato il Teramo (0-1; 3-0) e lo Sporting Benevento (2-1; 0-0). Dopo essersi piazzati all’ottavo posto nel primo anno di Serie C2 dopo la retrocessione in Serie D, nel 1995-‘96 il Giulianova di Francesco Giorgini, al comando al termine del girone d’andata, chiude il torneo al 3º posto solamente tre punti dietro la vincitrice Avezzano, conseguendo così l’accesso ai play-off insieme a Frosinone, Albanova e Viterbese.
Il Giulianova supera in semifinale la Viterbese (1-2; 1-0), e accede alla finale promozione in gara unica allo stadio “Zaccheria” di Foggia contro l’Albanova, che aveva eliminato il Frosinone. L’incontro viene giocato giovedì 27 giugno 1996, i giuliesi ottengono la promozione in Serie C1 ai calci di rigore (3-0), dopo che i tempi supplementari si erano chiusi sullo 0-0, e tornano in terza serie dopo quattordici anni. La squadra viene festeggiata in nottata da migliaia di tifosi, sia in stazione al rientro da Foggia che allo stadio Fadini.
Autentico trascinatore della compagine è il bomber Danilo Di Vincenzo, che nelle due stagioni in maglia giallorossa realizzerà ben 30 reti. Da elencare anche il 2-2 col Frosinone del 17 marzo 1996, incontro giocato in un Rubens Fadini gremito e con le immagini trasmesse nei programmi televisivi La domenica sportiva e Mai dire gol. La formazione titolare: Grilli, Parisi, Contadini; Ruffini, Chionna, Pugnitopo; Acampora, De Feudis, Di Vincenzo, Lo Pinto, Aldrovandi. Nel 1996-‘97, il neopromosso Giulianova guidato ancora da Giorgini, milita nel girone B della Serie C1. Anche quest’anno la squadra giuliese si rende partecipe di un grande campionato, concluso con un 5º posto che vale l’accesso ai play-off per la Serie B, dove viene eliminato in semifinale dall’Ancona (1-1; 1-2).
La formazione di Ancona: Merletti, Di Liso, Pagliaccetti; Matarese, Bertoni, Savio; Pinciarelli, De Feudis, Micciola, Manari, Vadacca. L’incontro viene giocato dinanzi a 9513 paganti, con circa 4000 giuliesi. A fine stagione c’è una svolta per la società giallorossa, infatti alla presidenza arriva la famiglia Quartiglia.
Nella stagione 1998-‘99, il Giulianova chiude il campionato al 4º posto in classifica, e vede ottenere nuovamente l’accesso ai play-off grazie alla vittoria di Ascoli nello scontro diretto dell’ultima giornata (2-0, reti di Molino e Testa). Negli spareggi viene però eliminato nuovamente in semifinale, stavolta dalla Juve Stabia (3-2; 0-2). La formazione titolare era composta da Grilli, Pastore, Peccarisi; De Sanzo, Evangelisti, Parisi; Di Corcia, Ferrigno, Molino, Calcagno, Delle Vedove. Il cannoniere dei giallorossi è Luigi Molino con 11 reti. Dopo questa stagione, il Giulianova chiuderà il decennio 1990-2000 conquistando la salvezza e rimanendo in Serie C1.
Seconda parte