Il Papero tra due epoche: quando Abbondanzieri parò per Maradona e Messi
Ago 22, 2025

Dal quartiere di Bouquet alle notti di Yokohama, fino alla Coppa del Mondo sfumata in Germania: la carriera del portiere argentino che unì lo stile europeo alla passione sudamericana.

Nato il 19 agosto 1972 a Bouquet, provincia di Santa Fe, Roberto Abbondanzieri deve al caso persino il proprio cognome: un errore burocratico lo trasformò da “Abbondanzieri” in “Abbondancieri”, finché nel 2002 non recuperò la grafia originaria. Cresciuto tra Buenos Aires e i campi polverosi di provincia, si guadagnò presto il soprannome “El Pato”, non per Ubaldo Fillol, ma per un’andatura che ricordava Daffy Duck.

Abbondanzieri e Maradona nel Boca Juniors

Dopo l’esordio al Rosario Central e la conquista della Coppa CONMEBOL 1995, nel 1997 approdò al Boca Juniors. All’inizio fu il vice di Oscar Córdoba, vivendo da vicino le ultime magie di Diego Maradona, che ascoltava rapito negli spogliatoi. Con l’addio del colombiano, nel 2002 divenne titolare e costruì un palmarès impressionante: 14 titoli, tra cui la Coppa Intercontinentale 2003 vinta ai rigori contro il Milan, con due parate decisive su Pirlo e Costacurta.

Nella Selección argentina insieme a Lionel Messi

Nel 2004 conquistò la porta dell’Argentina e arrivò alla vigilia del Mondiale tedesco da leader. Ma nei quarti contro la Germania, un duro scontro con Klose lo costrinse a uscire in barella. Senza di lui tra i pali, l’Albiceleste cedette ai rigori: una ferita mai rimarginata.

La sua avventura europea iniziò subito dopo, al Getafe, dove conquistò il Trofeo Zamora smentendo lo scetticismo verso i portieri sudamericani. Nel 2009 tornò al Boca, chiudendo poi la carriera in Brasile con l’Internacional.

Oggi rimane nella memoria come uno dei rari calciatori ad aver condiviso il campo con due giganti del calcio: Maradona e Messi. E come disse una volta: “Non riesco a tornare alla Bombonera per vedere il Boca. Mi sembra di dover entrare in campo, e la nostalgia è troppa”.

Mario Bocchio

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