Il pericolo “blanco”
Nov 5, 2024

Bibiano Zapirain è nato a Tomás Gomensoro, Artigas, in Uruguat, il 2 dicembre 1919.  Forte, velocissimo, terminava con grande precisione e potenza in corsa.

Ha iniziato a giocare all’età di 13 anni per il club Colón della sua città natale, e a 18 anni ha giocato nel Torneo del Litoral difendendo i colori dell’Artigas. Nel 1939 varca il confine e gioca per un breve periodo nel Grêmio Esportivo Bagé in Brasile.

Bibiano Zapirain nel Nacional di Montevideo

Nel 1940 approdò al Nacional, firmando un contratto di 60 pesos al mese e 1.200 di bonus (che cifra!!!): esordì nella vittoria per 2-0 contro il Bela Vista. E segnò il suo primo gol contro il Liverpool, poi arrivò l’atteso match, non poteva fare prestazione migliore: 5-1 sul Peñarol con rete di Bibiano Zapirain.

Bibiano Zapirain Manuel Piñero prima di una sfida tra Uruguay e Cile

Anche il Peñarol era interessato ai suoi servizi. Attaccante sinistro di notevole velocità e precisione nelle rifiniture, la sua più grande aureola è stata nella famosa Nazionale del “Quinquenio d’Oro” integrando un attacco d’antologia, con stupore, insieme a “Mandrake” Luis Ernesto Castro, “El Príncipe” Aníbal Ciocca , il grande cannoniere Atilio García e l’indimenticabile strategia, maestria e talento di “Tano” Roberto Porta.

Il 30 novembre 1941 al Centenario contro il Central, il 3 a 1 finale fu frutto della tripletta di Bibiano Zapirain.

In un undici del Nacional di Montevideo

Il 14 dicembre 1941, nell’ultimo appuntamento del torneo, il Nacional sconfisse il Peñarol 6-0. Il primo gol è stato segnato da Bibiano Zapirain di sinistro. Al 14′ la squadra del Parque Central ha aperto le marcature. Porta avanza lanciando la palla ai piedi di Fabrini e la consegna ad Atilio García che la restituisce al centrocampo destro per l’impossibilità di tagliare. Fabrini tira forte da fuori area alla destra di Máspoli e da media altezza. Il portiere degli Aurinegros si è lanciato e non è riuscito a trattenere la sfera, Zapirain ne ha approfittato per entrare molto velocemente e tirare basso segnando il gol, nonostante il tentativo di ostacolarlo di Raúl Rodríguez. Inutile dire che un applauso da parte dei tifosi bianconeri ha firmato questo magnifico tiro del bravo puntatore sinistro del Nacional.

Nell’Inter 1947-’48, è il giocatore in basso che tiene il pallone tra le mani

Nel 1942 la sede della Copa América tornò a Montevideo dopo 18 anni di assenza. È stato il primo sudamericano del Centenario. Il torneo si è giocato tra il 10 gennaio e il 5 febbraio con un susseguirsi di vittorie dei padroni di casa, alcune schiaccianti contro Cile (6-1) ed Ecuador (7-0), altre difficili contro Brasile (1-0) e Paraguay (3-1) e la finale con l’Argentina (1-0), ottenuta con un gol di Bibiano Zapirain.

Quella squadra uruguaiana formava la stessa prima linea della “máquina alba”, solo che al posto di Atilio entrò Severino Varela, in basco bianco come Roberto Porta.

Nel ’42 era quasi tutto Nacional. L’unico diverso era Varela, poi era tutto Nacional. Anche Enrique era un sostituto. C’erano Chirimino, Palillo Correa, un grande giocatore, il nero Luz, Bermúdez, Pereira, il canarino Paz, il testone Romero, Arrascaeta, Obdulio, Eugenio Galvalisi, González. Era un’ottima squadra.

Ricordi interisti

L’8 dicembre 1942 per la Coppa Aldao, nella partita di rivincita giocata al Centenario (andata 1-1), la squadra vinse 4-0 con reti di Ballesteros, Luis Ernesto Castro, Roberto Porta e Bibiano Zapirain.

Il 5 dicembre 1943, una vittoria per 3-2 sul Peñarol valse il successo nel Torneo d’Onore, la gara fu giocata al Centenario; Bibiano Zapirain mise nella rete avversaria 2 gol, l’altro fu di Atilio García.

Il 28 luglio 1945, vittoria per 5-2 sul Sud América per il campionato uruguaiano, al Parque Central, con doppietta di Bibiano Zapirain,  poi José María Medina, Schubert Gambetta e Roberto Porta.

In Colombia nel Cúcuta Deportivo

Nel 1946 si recò in Italia, dove difese i colori dell’Inter di Milano, che acquistò altri calciatori sudamericani: gli argentini Elmo Bovio e Alberto Cerioni, e gli uruguaiani Luis Volpi e Pedemonti. Giocò 58 partite con i nerazzurri, segnando 18 gol, e nel 1949 tornò in Uruguay e vinse subito il titolo nel 1950.

Sulle prime pagine dell’epoca

L’anno successivo (1951) ha avuto una breve esperienza con il club Cúcuta Deportivo in Colombia.

In tutta la sua carriera al Nacional, ha giocato 196 partite e segnato 118 gol in tutte le competizioni

Mario Bocchio

Condividi su: