Estro e generosità
Lug 29, 2024

20 marzo 1986: ci lascia, colpito dalla sclerosi laterale amiotrofica (conosciuta come SLA), Giorgio Rognoni, uno dei grandi poeti del calcio internazionale. All’improvviso il calcio diventa più povero. Per Pistoia, per la Pistoiese in modo particolare, viene a mancare uno dei leader che con la sua classe ed il suo carisma aveva riportato, dopo tantissimi anni dalla prima ed unica volta, quando ancora si chiamava Divisione Nazionale, il sodalizio arancione nella massima serie.

Rognoni all’inizio della carriera, nel Modena (in alto a sinistra) e nel Milan, dove ha anche vinto la Coppa Intercontinentale (foto tratte dall’archivio Magliarossonera.it)

E adesso sono trascorsi trentotto anni dal quel triste giorno. Però i ricordi belli si sovrappongono a quelli luttuosi, ed è per questo che vogliamo ricordarlo per tutto quello che fece a Pistoia, sia calcisticamente parlando che dopo, quando decise di appendere le scarpe al chiodo rimanendo nella città che gli aveva regalato le ultime pagine di una carriera incredibile, lavorando come socio di una concessionaria automobilistica.

Nel Foggia (a sinistra) e nel Cesena (foto tratte dall’archivio Magliarossonera.it)

Quante belle pagine aveva scritto Giorgio “il muto”, così come veniva soprannominato, nel Modena da dove iniziò nelle giovanili la sua splendida carriera, fino a passare nella squadra titolare nella stagione 1964 – ‘65, nel Milan di Nereo Rocco con il quale militò fino al 1971 vincendo scudetto, Coppa delle Coppe, Coppa dei Campioni e Coppa Intercontinentale. Seguirono altre squadre, tra le quali il Foggia, fino all’approdo alla Pistoiese nel 1978.

Due fotogrammi di Rognoni in azione nel Cesena (foto tratte dall’archivio Magliarossonera.it)

Con la maglia arancione, accanto ad un altro grande giocatore come Mario Frustalupi, vinse il torneo di B per poi essere tra i protagonisti della travagliata stagione nella massima serie che comunque lo legò ad episodi per sempre scolpiti nella mente dei veri tifosi arancioni.

Per tutti basta una data, la Data!: 18 gennaio 1981. Era il giorno del derby toscano in serie A tra Fiorentina e gli arancioni e la Pistoiese dei “vecchietti” (ricordate come era chiamata quasi in senso dispregiativo quella formazione?), trionfò a Firenze vincendo 2 a 1, ed oltre a Badiani ed Antognoni per i viola, chi realizzò la rete che portò in vantaggio gli arancioni? Lui, il Giorgio da Modena! Per la cronaca quella splendida vittoria che mandò in delirio gli oltre diecimila tifosi accorsi al Comunale di Firenze, catapultò la squadra al sesto posto provvisorio in serie A.

Nella Pistoiese 1980-’81

Purtroppo, quell’atto fu il vero e proprio “canto del cigno” arancione. Poi le cose precipitarono e la squadra retrocesse in serie B. Ecco comunque, anche per permettere il ricordo ai più giovani, come era schierata la Pistoiese che sbancò Firenze:

Mascella, Zagano, Borgo, Benedetti, Berni, Lippi, Badiani, Agostinelli, Rognoni, Frustalupi (88′ Paganelli), Chimenti.

Di lui, oltre che le sue gesta sportive, rimarranno i modi gentili e in qualche modo introversi, che facevano parte del proprio modus vivendi.

Nella Pistoiese sulle figurine “Panini”

“Estro e generosità”, così il Guerin Sportivo del marzo 1986, ricordava Giorgio in un articolo nel quale si mettevano in luce le doti di un uomo che ci aveva lasciato troppo presto e che avrebbe potuto dare ancora tanto, soprattutto nella vita di tutti i giorni, insegnando ai ragazzi quale fosse il vero valore del calcio giocato, di come ci si comportava di fronte agli avversari.

“La Gazzetta dello Sport” annuncia la morte di Rognoni

Vogliamo ricordarmelo così, con quei magici colori addosso, disegnare assist vincenti per il Frusta, Chimenti, e via dicendo, oppure, come a Firenze, liberare una splendida traiettoria per il tiro vincente. Ciao Giorgio.

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