Nico Braun è nato il 26 ottobre 1950 a Lussemburgo nel Granducato. Non molto lontano da una banca. Non si nasce mai molto lontano da una banca nei paradisi fiscali. Non ci sono troppe strutture sportive per sfogarsi, viste le dimensioni del Paese. E poiché Nico Braun non voleva intraprendere una carriera nella finanza, ha scelto rapidamente il calcio e il calcio prima per vincere le partite, e poi anche per passione.
Nico Braun nello Schalke 04
A diciotto anni, con un grande potenziale, entra nel club più grande del paese: l’Union Luxembourg. Per tre anni (1968-‘71), il giovane attaccante ha giocato con il sole e la pioggia: ben una quarantina di gol in 50 partite. Nico sta entusiasmando gli animi d’Oltreno. Lui che sogna di diventare professionista anche se nel suo Paese lo status non esiste. A colpo d’occhio, il Lussemburgo non è molto lontano dalle grandi Mercedes o dalle veloci Porsche, Nico sbarcò a Gelsenkirchen e firmò per due anni allo Schalke 04 (1971-‘73). Con i fratelli Kremers e Klaus Fischer alla guida del club della Ruhr, Nico Braun non è troppo intelligente e perde per un soffio il posto fisso.
Nel Metz (a sinistra) e nel Charleroi
In effetti, gli viene chiesto più spesso di fare la ceretta alla panchina anzichè radere al suolo le difese della Bundesliga con le sue azioni irritanti. Al termine del suo contratto (35 partite, 14 gol), appiccicoso come un gel da barba nonostante una Coppa di Germania al suo attivo (1972), Nico Braun cambia maglia e approda in Francia al Metz nel 1973. La Germania era vicina alla Mosella come il Lussemburgo. A due passi da casa, la carriera di Nico prende una nuova svolta. Con il suo compagno di squadra Hugo Curioni, l’attacco del Metz non ha visto altro che gol grazie alla sua coppia di attaccanti soprannominata gli “artiglieri di Metz”. In due stagioni, Hugo e Nico mandano nel panico le statistiche fino alla partenza del primo per Troyes (1977). Braun poi si allinea ma supera comunque il record di reti del club: 96 in cinque stagioni. Poi nuovo inizio. Mai lontano da casa.
La coppia Hugo Curioni e Nico Braun al Metz
Il Metz lasciò con rammarico il suo prolifico attaccante per il Belgio e il Royal Charleroi (1978-‘80). Anche il Belgio non è molto lontano dal Lussemburgo. Anche se è vicino alle sue radici, Nico Braun soffre nella terra dei piedi piatti! Due anni pieni di lotte, infortuni e fiducia erosa, l’attaccante lussemburghese dubita, perde il senso del gol (9 in 37 partite) e il suo calcio. Sembrò la fine della sua carriera per Nico che tentò poi la rimonta definitiva in Francia all’inizio degli anni ’80 a Thionville (1980-‘81) poi in D2. Una stagione quasi bianca ancora non lontana da casa. Nico sta ancora accumulando ferite e si dice che è giunto il momento di tornare nel Granducato piuttosto che girovagare come un’anima perduta. Nel 1981 firma con l’Union Luxembourg dove gioca fino al 1985, ritrovando la sua efficacia (54 gol).
Con la maglia del Lussemburgo
Durante la sua ultima stagione (1985-‘86), tentò la fortuna al Minerva Lintgen, non il più noto dei club lussemburghesi, per un contratto d’oro. Una volta terminata la carriera, Nico Braun si è finalmente allineato, abbandonando lo sport e il calcio per dedicarsi esclusivamente al suo nuovo ruolo: lavorare per una banca. Girando troppo intorno al cespuglio, beh, alla fine ci arriviamo.
Mario Bocchio