Sven-Göran Eriksson, rivelatosi al mondo calcistico con il successo del Göteborg nella Coppa UEFA, arrivò a Lisbona nel 1982 per allenare il Benfica.
Fortemente voluto dal presidente Fernando Martins, l’allora 34enne allenatore svedese si è rimboccato le maniche e ha trasformato il calcio di O Glorioso con una tattica che ha favorito l’attacco e allo stesso tempo ha assicurato i successi. Fu così che la Svezia arrivò al Benfica.
Eriksson ha esordito sulla panchina del Benfica dei lusitani vincendo (0-1, gol di Humberto Coelho) nella stagione 1982-‘83, in una partita del girone d’esordio del campionato nazionale contro l’Espinho, al Campo Condes Dias Garcia, a São João da Madera. Era solo l’inizio di una connessione di successo.
Il tecnico scandinavo svedese ha maturato due esperienze sulla panchina delle Aquile: la prima tra il 1982 e il 1984 e la seconda tra il 1989 e il 1992. Ha guidato la squadra al titolo nazionale nel 1982-‘83, vincendo anche la Coppa del Portogallo (double). Ha portato la squadra anche alla finale di Coppa UEFA, ma nel doppio atto il belga l’Anderlecht ha avuto la meglio (2-1). Nel 1983-‘84 ha vinto nuovamente lo scudetto.
Al suo ritorno, nel 1989, raggiunse la finale di Coppa dei Campioni, dove perse contro il Milan di Arrigo Sacchi (1-0). I trionfi non finiscono qui e nel 1990-‘91 è nuovamente campione.
Eriksson aprì le porte ai giocatori svedesi al suo Benfica: il primo tra tutti fu Glenn Strömberg, nel 1982-‘83. Arrivato dal Göteborg, precedente club di Eriksson, che quindi era già stato suo allenatore, il centrocampista centrale giunse in terra portoghese per la prima volta nel gennaio 1983, già a stagione iniziata, esordendo ufficialmente con la maglia del Benfica il 5 febbraio 1983 in una partita della 18esima giornata del campionato, contro il Vitória Setúbal all’Estádio da Luz. Il risultato finale di quell’incontro fu un pareggio per 1-1.
Glenn Strömberg ha giocato per il Benfica per due stagioni, collezionando 44 partite e segnando sei gol. Ha vinto due campionati nazionali (1982-‘83 e 1983-‘84) e una Coppa del Portogallo (1982-‘83).
Nel 1987 toccò all’attaccante Mats Magnusson integrare la rosa del Benfica. Il 12 settembre 1987, ha debuttato all’Estádio da Luz, in una partita della quarta giornata di campionato, contro il Marítimo.
Ha indossato la maglia rossa per cinque stagioni (dal 1987 al 1992), ha giocato 163 partite ed è stato uno dei migliori marcatori stranieri nella storia del club, con 87 gol.
Con l’aquila sul petto, Magnusson ha collezionato tre trofei: due campionati nazionali (1988-‘89, 1990-‘91) e una Supercoppa Cândido de Oliveira (1989). Inoltre, è stato capocannoniere del campionato portoghese con 33 gol, nel 1989-‘90.
Sempre negli anni Ottanta, oltre a Magnusson, il Benfica ricevette un altro nazionale svedese: Jonas Thern, 21 anni, prelevato dal Malmö, arrivò in Portogallo nel 1989 per mano dello stesso Eriksson, nel momento in cui l’allenatore discuteva del suo ritorno al Benfica.
Il 26 agosto 1989, Thern fece il suo debutto con il Benfica, all’Estádio Municipal de Guimarães, nel secondo turno di campionato. V Vitória Guimarães e Benfica pareggiarono 1-1, con il gol segnato proprio da Mats Magnusson, al 49′.
Thern ha indossato il Sacro Manto per tre stagioni (dal 1989-‘90 al 1991-‘92), durante le quali ha collezionato 101 partite e segnato 10 gol.
Ha vinto un campionato -azionale (1990-‘91) e una Supercoppa Cândido de Oliveira (1989).
Nel 1990, i Benfiquistas hanno ospitato Stefan Schwarz. Ha giocato tre stagioni al Benfica, collezionando 111 partite e segnando 10 gol. Il difensore-centrocampista mancino esordì il 25 agosto 1990, in campo e a referto. La seconda gara del campionato venne disputata all’Estádio Municipal de Guimarães e il Benfica ha battuto il Vitória per 0-2, con Schwarz che ha aperto le marcature, al 4′, e con il suo connazionale Thern che ha raddoppiato al 43′.
Per quanto riguarda i titoli, Schwarz, quarto giocatore svedese ad aver giocato al da Luz, ha vinto due campionati nazionali (1990-‘91, 1993-‘94), primeggiando per il “suo club preferito” anche in una Coppa del Portogallo (1992-‘93).
Mario Bocchio