Era la Cosenza di un tempo, in città non giocava solo la squadra del Cosenza calcio 1914, ma dal 1955, nel capoluogo bruzio iniziò a giocare la Morrone (Associazione calcistica Emilio Morrone Cosenza). Una squadra che possedeva quattordici partecipazioni nella Quarta serie.
Condividevano lo stesso campo, lo stesso stadio, il vecchio Emilio Morrone. Il nome fu attribuito in memoria del cosentino Emilio Morrone, un portiere ventitreenne che perse la vita sul campo, nel 1953. La squadra, caratterizzata dalla maglia di colore granata va avanti negli anni, fin quando nella stagione 1974-‘75 si disputerà un derby storico per la città dei bruzi, tra il Cosenza e la Morrone (fu proprio il Cosenza che in quella stagione vincerà il campionato). Adesso il vecchio campo della Morrone non esiste più, fu abbattuto, e sulle quelle macerie, costruita una villa comunale dove anziani, badanti e bambini passano alcune ore durante la settimana.
La squadra della Morrone si sciolse nel 1993, e da allora, restano solo i ricordi di chi seguì quelle partite, di giocatori che hanno calcato quel campo, e adesso hanno appeso le loro scarpette al muro. I giocatori di allora non giocavano per “mestiere”, bensì per passione, per condividere istanti, quando gli istanti si condividevano negli spazi, sulle strade, sui campi da gioco. Ci sono i racconti dei vecchi tifosi, dei loro aneddoti, delle loro storie.
L’attuale sodalizio è stato fondato nel 2015 in omaggio alla storica compagine datata 1955 e sciolta nel 1993. Il colore sociale è il granata. Milita nel campionato regionale di Eccellenza, il quinto livello del campionato italiano di calcio, il primo su base regionale.
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