Una volta i Wolves erano la squadra più dominante nel calcio inglese. Durante gli anni ’50, la Prima Divisione inglese era un campionato molto competitivo con sette squadre che vinsero il campionato dal 1950 al 1960. Manchester United e Wolves primeggiarono tre volte durante quel decennio.
Il Wolverhampton Wanderers ha vinto il campionato tre volte nella sua storia, e tutti sono arrivati proprio nell’era degli anni ’50. Il primo è datato 1954, quando il Wolves prevalsero i rivali locali delle Midlands, il West Bromwich Albion.
Allora non c’era ancora la Coppa dei Campioni, quindi non esisteva un torneo in cui i campioni di ogni paese europeo potessero affrontarsi tra di loro. Quindi, i club erano soliti giocare alcune amichevoli di alto profilo contro le migliori avversarie e verificarne il valore e il livello.
All’inizio degli anni ’50, l’Ungheria era considerata la più grande squadra nazionale. Poteva contare su giocatori del calibro di Zoltán Czibor, Sándor Kocsis e sul leggendario leader Ferenc Puskás.
I magiari avevano appena vinto l’oro alle Olimpiadi estive del 1952 ed erano tutti pronti a conquistare il mondo. Sorprendentemente, il nucleo della squadra ungherese proveniva dalla squadra più importante del paese, l’Honvéd di proprietà dell’esercito ungherese.
Wolverhampton Wanderers e Honvéd erano entrambi in crescita nei rispettivi paesi. Negli anni ’50, i Wolves furono uno dei primi club a installare i riflettori nel proprio stadio e iniziarono a giocare amichevoli trasmesse in televisione contro i migliori club europei.
Uno scontro tra i campioni della migliore nazionale, l’Ungheria, e i campioni dei creatori del gioco, l’Inghilterra era inevitabile. Così, il 13 dicembre 1954, arrivò quel giorno in cui il Wolverhampton Wanderers ospitò il l’Honvéd Budapest in un’amichevole sotto le luci trasmessa in diretta dalla BBC.
Fu una delle partite più belle di quel tempo. La tattica dell’Honvéd è stata vincente e nei primi 14 minuti è andata in vantaggio per 2-0, grazie ai gol di Kocsis e Machos. Il gioco di passaggi velocissimi, simile a quello della squadra ungherese, ha confuso così tanto la squadra dei Wolves che a metà tempo l’allenatore dei inglese Stan Cullis ha ordinato allo staff di irrigare il campo per impedire ai giocatori dell’Honvéd di mettere in pratica il loro gioco ad alta pressione.
L’escamotage ha funzionato! I lupi si sono ripresi e hanno segnato tre gol nel secondo tempo vincendo la partita per 3-2. Jonny Hancocks ha trasformato un rigore all’inizio della ripresa e Roy Swinbourne ha segnato due gol in due minuti per concludere la partita.
La tattica della palla lunga dei lupi non solo li ha aiutati a ribaltare il risultato contro il gioco di passaggi veloci degli ungheresi, ma li ha anche salvati da una sconfitta assoluta per mano della Honvéd.
Il risultato contava davvero, non solo per il Wolverhampton Wanderers ma per il calcio inglese in generale. Prima di questa partita, l’Inghilterra aveva affrontato l’Ungheria due volte in amichevoli internazionali ed entrambe le volte erano state altrettante sconfitte. Nel 1953, l’Ungheria sconfisse i padroni di casa dell’Inghilterra 3–6 davanti a 105.000 spettatori all’Old Wembley nella partita che fu definita la “partita del secolo”. Nella gara a Budapest, l’Inghilterra fu nuovamente battuta 7-1 dai Mighty Magyars.
La vittoria dei Wolves aveva dimostrato che il calcio inglese era “un gioco genuino, originale, imbattibile… ancora il migliore al mondo nel suo genere”.
L’allenatore del Wolverhampton Wanderers Stan Cullis insieme alla stampa inglese hanno etichettato la squadra dei Wolves come i “Campioni del mondo”.
Questa partita è ampiamente considerata come la gara più importante sulla via della creazione della Coppa dei Campioni, successivamente ribattezzata UEFA Champions League nel 1992.
Anche se oggi i Wolves non possono competere con i giganti europei, il loro contributo alla creazione della più grande competizione per club del mondo è immenso e non dovrebbe mai essere dimenticato. Erano il Real Madrid d’Europa prima che il Real Madrid prendesse d’assalto la Coppa dei Campioni e diventasse la superpotenza che è oggi.
Il Wolverhampton Wanderers creò una nicchia all’inizio degli anni ’50 giocando prima sotto le luci e poi trasmettendo partite amichevoli per guadagnare più incassi e raggiungere le masse. L’allenatore dei Wolves e il consiglio direttivo erano molto in anticipo sui tempi e avevano una visione di come sarebbe stato il calcio moderno in futuro.
Il club è stato visionario e ha tracciato un percorso da seguire per le altre squadre europee. Anche se non hanno mai vinto una competizione europea, sono stati sicuramente dei pionieri non celebrati nel creare un grande successo planetario!
Chi avrebbe mai immaginato che una sola partita avrebbe avuto così tanta importanza nella storia del calcio europeo?
Mario Bocchio