L’Imperia e i quattro derby liguri
Ago 12, 2023

Stagione 1970-’71, l’ Imperia, per la prima volta nella sua storia, disputa il Campionato di Serie C ed è inserita in un girone stellare, composto da squadre prestigiose o contro cui i neroazzurri non hanno mai giocato, come Genoa, Anconitana, Ascoli, Maceratese, Ravenna, Rimini, Sambenedettese e Spal.

Emiliano Giordano

A dire il vero i nerazzurri, fondati nel 1923, nel ’29-’30 vincendo il girone A della Seconda Divisione, con largo anticipo conquistarono la promozione in Prima Divisione, torneo antesignano della Serie C, categoria della quale sono stati tra i fondatori nel 1935 rimanendovi fino al 1939, quando dovettero rinunciare per difficoltà economiche.

Nel 1946 l’Imperia venne ammessa al girone A della Serie C dell’Alta Italia: si piazzò al 17º posto e dovette richiedere il ripescaggio. Ma il campionato successivo precipitò nella Promozione ligure. Nel 1970 ottiene la promozione in Serie C, vincendo il girone A della Serie D.

Un undici dell’Imperia: Bini, Benedetto, Iannicelli, Chiari, Pischedda, Natta.
Sassu, Bosca, Cicognini, Demaria, Giordano.

Per affrontare un campionato dignitoso e garantire una tranquilla copertura finanziaria, che faccia fronte agli onori di gestione, c’è bisogno dell’aiuto di tutti: il presidente Nicolò Temesio, allora, fa ricorso ad una sottoscrizione cittadina, con la creazione di cartelle da duemila, cinquemila e diecimila lire, messe in vendita negli esercizi pubblici e privati, a disposizione di coloro che vogliono contribuire alla causa neroazzurra.

Pochi i movimenti di mercato, in quanto è riconfermato l’allenatore Luigi Bodi e la rosa della stagione precedente, con gli innesti dei difensori Bisio, Brignole e Pischedda, del centrocampista Alessio e dell’attaccante Bini, mentre non sono riconfermati il centrocampista Bosio e gli attaccanti Marchiandi e Siffredi.

Mix fotografico dele due sfide contro il Genoa

I neroazzurri disputano un ottimo campionato, in un “Nino Ciccione” sempre da tutto esaurito e ribollente di entusiasmo, come mai nella sua storia.

Contro l’Entella al “Ciccione”

Il clou è rappresentato, ovviamente, dai due derby contro il Genoa. La partita d’andata è disputata al “Luigi Ferraris” di Marassi il 4 novembre 1970 e non, come da programma, l’11 ottobre 1970, poichè, a seguito di un’alluvione, lo stadio genovese era inagibile: si gioca, pertanto, un mercoledì pomeriggio, dinanzi ad oltre trentamila spettatori. Il Grifone si impone per 3-1.

Imperia Savona, discesa e cross di Bosca

La partita di ritorno, al “Nino Ciccione”, è in programma il 28 febbraio 1971: per l’occasione speciale sono addirittura montate delle tribune di fortuna, per permettere ad un maggior numero di tifosi di poter assistere allo spettacolo. Saranno circa seimila i presenti, ben oltre la capienza consentita, per vedere Imperia che blocca sul nulla di fatto (0-0) i rossoblù di Silvestri, al termine di una partita ad altissima tensione.

Assedio neroazzurro allo Spezia sotto la “Gradinata Nord” del “Ciccione”

I nerazzurri dovettero poi affrontare altre tre squadre liguri: il Savona (due pareggi, 0-0 in casa e 2-2 in trasferta), l’Entella (successo 1-0 al “Ciccione” e sconfitta 2-0 a Chiavari) e lo Spezia (2-1 per gli Aquilotti davanti al pubblico amico e vittoria per 2-0 nel Ponente).

Una formazione del Genoa nella stagione 1970-’71, in posa all’interno dello stadio “Luigi Ferraris” di Genova

L’Imperia termina la stagione al dodicesimo posto in classifica, al termine della stagione, probabilmente, più esaltante della sua storia. Il campionato, come da pronostico, è vinto dal Genoa, che ritorna subito in Serie B, con due punti di vantaggio sulla Spal. Nella formazione dell’Imperia c’è il fortissimo attaccante, Emiliano Giordano, il miglior marcatore nerazzurro, che esordì a soli 18 anni nella massima Serie con la casacca della Sampdoria (è lui più degli altri a sentire il derby tra Imperia e Genoa). Retrocedono Montevarchi, Torres e Ravenna. 

Testo e foto tratti da (clicca)

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