Proprio nell’imminenza della sua terza festa tricolore, il Napoli si ricorda di un anniversario importante: il 29 aprile del 1990, infatti, gli azzurri battendo la Lazio si laurearono campioni d’Italia per la seconda volta nella loro storia. Era il Napoli allenato da Albertino Bigon, quello.
Il Napoli della stagione 1989-‘90 dovette lottare con il Milan, staccato alla fine di soli due punti: 51 contro 49. Ci fu, a Bergamo, l’episodio della monetina che colpì Alemão e che fruttò ai campani la vittoria a tavolino per 2-0. Questo Napoli poteva contare su una rosa di campioni: gli stranieri Alemão, Careca e Maradona, gli italiani Ferrara, Di Napoli, Zola, Mauro, Baroni, Crippa e Francini.
Una squadra costruita per vincere e guidata dal solito ineguagliabile Dieguito, autore di 16 reti in serie A e miglior marcatore del Napoli. Che rimase imbattuto nelle prime 16 giornate di campionato.
In quell’ultima giornata del campionato 1989-‘90, il 29 aprile, per laurearsi campione al Napoli basta il pareggio con la Lazio. Ma gli azzurri conquistano l’intera posta in palio e il gol scudetto è di Baroni nei primi minuti di gioco in un San Paolo che di nuovo può sventolare le sue bandiere azzurre e inneggiare ai campioni. In quella stagione, Bigon porterà la squadra anche in semifinale di Coppa Italia, mentre in Coppa Uefa ci sarà l’uscita agli ottavi di finale a opera del Werder Brema. Pochi mesi dopo, a Italia ’90, Maradona sfiorerà il bis mondiale con la sua Argentina, perdendo in finale con la Germania.