Nel negozio dei tifosi dei dilettanti dell’SV Spakenburg sembrano sorpresi quando entra un giornalista della BBC. Vuole sapere quante sciarpe speciali sono state vendute per la semifinale di KNVB Cup, la Coppa d’Olanda, contro il PSV. “Già 1200”, risponde un ragazzo nel suo miglior inglese. “Dopo di che abbiamo appena avuto il tempo di contare”.
Il giornalista dell’emittente britannica è stupito entrando allo Sportpark De Westmaat. Ci sono due stadi uno accanto all’altro: uno dei blues dello Spakenburg e uno dei roois dell’IJsselmeervogels. Proprio come a Liverpool, dove i Reds e l’Everton sono quasi vicini. Solo che si tratta di Premier League e non delle categorie amatoriali olandesi.
Come a Liverpool, il rosso ha avuto spesso più successo del blu. L’IJsselmeervogels raggiunse già le semifinali della KNVB Cup nel 1975, per poi venire sconfitto ed eliminato dal Twente (6-0).
Questa volta è stato il turno dello Spakenburg, che di volta in volta ha eliminato TEC (2-1), Groningen (2-3), Katwijk (1-1 e vittoria ai rigori) e Utrecht (1-4).
Quando Spakenburg e IJsselmeervogels giocano l’uno contro l’altro, a volte ci sono fino a 9.000 spettatori. “Contro il PSV avremmo potuto vendere 30.000 biglietti”, ha detto sarcasticamente il presidente Marc Schoonebeek prima di affondare i denti in una torta ripiena di blu del panificio ‘t Stoepje, sponsor del club. Bunschoten-Spakenburg, una cittadina di circa 22.000 abitanti, è nota per il pane e il pesce. E il calcio ovviamente.
Lo Spakenburg si è organizzato a dovere per il duello con il PSV. C’erano due tribune di emergenza e sono state predisposte luci e attrezzature aggiuntive per la tecnologia della linea di porta. Accanto al campo ha trovato posto lo schermo del VAR.
Dal punto di vista sportivo, lo Spakenburg dell’allenatore Chris de Graaf, prima della sfida di Coppa aveva incamerato solo due punti nelle ultime quattro partite di campionato, scendendo al decimo posto in seconda divisione, competizione dilettantistica. “Se dovessimo giocare contro il Feyenoord o l’Ajax, ci darei l’1% di possibilità – ha detto Schoonebeek alla vigilia – Forse il 2 per cento contro il PSV. Hanno un giocatore in ogni ruolo cinque o dieci volte migliore del nostro. Ma sarà una serata speciale, questo è sicuro”. E la serata è stata speciale davvero, con il PSV che è riuscito a vincere solo per 2 a 1. È stato Dwayne Green a mettere a segno la rete destinata ad entrare nella storia olandese, perché la prima in assoluto di una squadra amatoriale ad un club professionistico in una gara ufficiale.
Sembra che il 6 giugno 1932, dietro il mulino a vento di Jan ter Beek, sia stato fondato un club con il nome N.A.S. (Dopolavoro sportivo). Un nome abbastanza logico, perché dopo lunghe giornate lavorative anche gli operai dovevano poter rimboccarsi le maniche per giocare una partita di calcio. C’erano alcuni ì che lavoravano per la società Jan Muijs, il sabato mattina spesso dovevano andare all’IJmuiden alle cinque e mezza e subito dopo il rientro a casa dovevano lavorare sodo. Intorno al campo di calcio (un pezzo di terra che era stato affittato da Bort Koelewijn) venivano posizionati tappetini di canne perché il terreno doveva essere asciutto. L’acqua piovana spesso ristagnava in una fossa e doveva essere tirata fuori a secchi. C’era così poco spazio tra il campo e il fossato adiacente che i giocatori cercavano costantemente di non caderci dentro.
All’inizio l’IJsselmeervogels aveva diversi nomi come VVIJ, VV IJsselmeer e NAS (Na Arbeid Sport) e presto i colori del club di IJsselmeervogels divennero rosso e bianco. L’uniforme era composta da una camicia bianca con una striscia rosso intenso e pantaloni rossi. I calzettoni inizialmente erano rossi con rifiniture bianche, ma negli ultimi anni sono passati più o meno silenziosamente al bianco.
Nei primi anni, l’IJsselmeervogels ha militato nel campionato di Utrecht, ma nel tempo ha sempre giocato nel torneo più elevato del distretto. E non senza successo; quasi ogni anno il titolo doveva giocarselo con i concittadini dello Spakenburg e con club regionali come HSV De Zuidvogels e SV Huizen.
I Birds hanno vinto vari titoli e coppe e si sono imposti più volte nel campionato negli anni Cinquanta e Sessanta. Dopo gli anni ’60, la KNVB ha istituito una prima divisione nazionale per il calcio amatoriale del sabato. Il raggiungimento di questa categoria è stato più difficile del previsto, ma dopo un salto di qualità con VRC e Rijsoord, l’IJsselmeervogels è riuscito a qualificarsi.
L’IJsselmeervogels è stata la squadra sportiva dell’intera Olanda dell’anno 1975
La fama nazionale è nata nella stagione 1974-‘75. L’IJsselmeervogels ha sbalordito tutti nella KNVB Cup. SV Limburgia e SC Amersfoort (l’ex BVO della vicina grande città) sono state sconfitte 1-0 e 4-1. Successivamente, è toccato al Groningen, a quel tempo tra i leaders in Olanda. L’ IJsselmeervogels ha vinto la partita 2-1 e ha raggiunto i quarti di finale.
Nel marzo 1975 l’IJsselmeervogels giocò ad Alkmaar contro l’AZ’67. Jan Vedder e Jaan de Graaf hanno portato i Vogels in vantaggio per 0-2. Gli Alkmaarders sono tornati sul 2-2, e alla fine il match ha dovuto essere deciso dai rigori. Il portiere Jos de Feyter si è rivelato un eroe parando alcuni rigori. Nella semifinale, giocata nell’Adelaarshorst dei Go Ahead Eagles, l’IJsselmeervogels si è arenato. Il Twente era troppo forte, dilagò 6-0. Grazie alla buona prestazione, l’IJsselmeervogels ricevette il riconoscimento di Squadra sportiva dell’anno alla fine della stagione. L’IJsselmeervogels è ad oggi l’unico club amatoriale che ha ricevuto questo titolo.
Mario Bocchio