La nascita della squadra che da oltre un secolo, vestendo la maglia biancoazzurra, entusiasma e coinvolge gli abitanti della cosiddetta Città dei Fiori è avvolta nel mistero. Nel corso degli anni sono state diverse le tesi sostenute, ma nessuna ha saputo trovare le giuste argomentazioni per risultare certa ed assoluta. Ci vollero, quindi, circa vent’anni prima che, con il consolidamento del movimento calcistico italiano, la Sanremese iniziasse la sua vera attività agonistica.
Nel 1932 si affiliò alla FIGC e fin da subito la società fu ambiziosa tanto che visse tra il 1934 e il 1940 un periodo magico. Il sodalizio biancoazzurro, infatti, disputò tre campionati di serie C classificandosi sempre al primo posto ottenendo solo nell’ultima stagione la promozione in serie B.
Come fu possibile? Nella stagione 1934-’35 perse gli spareggi promozione contro Siena, Udinese e Reggiana, in quella seguente giocò allo stadio Marassi di Genova lo spareggio promozione con lo Spezia vincendo per 1-0. Il risultato dell’incontro, però, non fu omologato per irregolarità tecniche e la partita si dovette ripetere. I giocatori biancoazzurri per protesta non si presentarono e dovettero rimandare la promozione in serie B di un anno.
Finalmente, nel campionato 1936-’37 il primo posto valse la conquista della serie B, mantenuta per tre stagioni fino alla retrocessione del 1940, giunta con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale alle porte. Nei successivi ventitre anni la Sanremese rimase in serie C essendo anche l’unica squadra in Italia a disputare tutte le sei stagioni a girone unico di questa divisione.
La prima fase di declino del calcio matuziano iniziò con la retrocessione in serie D avvenuta nel 1963 seguita da quella in Promozione nel 1970.
Nel 1974, dopo aver toccato il fondo, la Sanremese tornò a scalare categorie su categorie. Vinse il campionato di Promozione 1974-’75 conquistando la serie D e nel 1977-’78, grazie ad un ripescaggio, la serie C2. Quella categoria, infatti, venne istituita proprio a partire dal 1978-’79. Fu il colpo di fortuna e il preludio ad un periodo d’oro del calcio sanremese.
La stagione seguente, 1978-’79, si concluse con la vittoria del campionato che lanciò la squadra in serie C1.
Dopo aver sfiorato la promozione in serie B alla prima stagione, la Sanremese mantenne la categoria fino al 1986 quando retrocesse in serie C2. Il vero dramma sportivo si sarebbe consumato l’anno seguente con il fallimento della società avvenuto nel 1987. Ripartiti dalla Terza categoria la scalata fu rapida tanto che nel 1992 si tornò a disputare il campionato di serie D. Dalla stagione 1992-’93 fino alla stagione 2007-’08 la Sanremese visse di alti e bassi oscillando tra l’Eccellenza e la serie C2.
Indimenticabili sono la finale scudetto dilettanti persa contro il Giugliano e la finale di Coppa Italia di serie C persa contro il Gallipoli. Due sconfitte che non hanno permesso alla Sanremese di coronare dei percorsi ricchi di gioie e soddisfazioni. Tra il 2008 e il 2012 ha vissuto uno dei periodi più brutti della sua storia: dichiarata inattiva nel 2008 nella stagione 2008-’09 non disputò alcun campionato, rilanciata tra il 2009 e 2011 disputando una stagione in serie C2, nuovamente scomparsa nel 2011 e ancora inattiva nella stagione 2011-’12.
Decisa a ripartire ponendo alle basi di qualsiasi progetto umiltà e serietà oltre ad una necessaria dose di ambizione, la Sanremese nel 2012 iniziò una nuova scalata che la ha porta oggi a conquistare la serie D grazie alla vittoria della Coppa Italia Nazionale di Eccellenza nella finale giocata al “Gino Bozzi” di Firenze contro il Mazara per 2-0.