Ci sono anche due reti al Catanzaro, in amichevole, nel ricco curriculum sportivo del grande Pelé. Nei giorni della morte dell’asso brasiliano, sui siti sportivi e nelle chat della tifoseria del Catanzaro, è riemersa quella lontana sfida con il Santos giocata in America. Promossa per la prima volta in serie A nel 1970, la formazione catanzarese, poi destinata a diventare una cosiddetta provinciale terribile negli anni Ottanta, era nel frattempo tornata in B. Sotto la guida del presidente Nicola Ceravolo, artefice delle fortune del grande Catanzaro che portò la Calabria, per la prima volta nella massima serie, i giallorossi, allenati da Gianni Seghedoni, presero parte ad una serie di amichevoli negli Stati Uniti.
Al Roosvelt stadium, in New Jersey, davanti a 16.000 spettatori, tra cui molti calabresi emigrati oltre oceano, il Catanzaro incrociò il 25 giugno del 1972 il Santos di Pelé. La partita finì 7 a 1 per i brasiliani. Tra i marcatori quello che ancora oggi è considerato il più grande calciatore di tutti i tempi.
Maurizio Gori, sul 6 a 0, segnò il gol della bandiera del Catanzaro che fece esplodere lo stadio, come riportarono i giornali sportivi, non solo italiani, del tempo, nonostante il pesante passivo. O rei segnò su punizione da oltre trentacinque metri la prima rete e il secondo gol fu con un delizioso pallonetto. Due prodezze tipiche del leggendario giocatore. I calabresi uscirono sonoramente sconfitti ma “a testa alta”, come titolò il “Corriere dello Sport”. La gara terminò con il pubblico che tifava per il Catanzaro al grido “Italia, Italia”.
Gori, attaccante nato nel 1946 a Cantiano in provincia di Pesaro e Urbino, debuttò in Serie A con il Varese nella stagione 1967-‘68, disputando un solo incontro in campionato, la sconfitta esterna contro la Juventus dell’8 ottobre 1967. Passò poi al Padova, in Serie B.
Nell’annata 1969-‘70 approdò al Catanzaro dove giocò per quattro campionati di B e uno di A, quest’ultimo nell’annata 1971-‘72 in cui mise a referto 25 presenze e due reti.