Nei primi anni Ottanta, Akragas e Licata iniziano a percorrere insieme un cammino che durerà qualche anno. Poi nell’88 la squadra gialloblù stacca il biglietto della serie B e dovranno passare altri anni prima che le due squadre si rincontrino. Egizio Rubino e Mario Magagnotti sono i tecnici che siedono rispettivamente sulla panchina akragantina e licatese. L’anno prima però le due squadre si incontrano subito in Coppa Italia ed al Dino Liotta finisce in parità 1-1, con un’autorete del difensore gialloblù Lo Verde e la rete dell’attaccante Zappulla.
Poi i due club partecipano per la prima volta insieme al difficile torneo di serie C2. Era l’anno ’82-‘83, l’anno della promozione in serie C1 dell’Akragas. Ricordiamo gli organici di allora.
L’Akragas aveva in biancazzurro: Pietro Adelfio, Fabio Casadei, Giuseppe Catalano, Umberto Catarci, Giuseppe Cau, Renato Colusso, Angelo Cracchiolo, Franco de Brasi, Salvatore Fallea, Mario Gaudenzi, Mimmo Giudice, Elio Grassi, Alfonso Gucciardo, Antonio La Gaipa, Tonino Lorenzini, Paolo Pieri, Ernani Ritrovato, Romolo Rossi, Roberto Sansone, e Nereo Santarossa. Presidente era Umberto Castagna, mentre presidente onorario era Luigi Zicari.
Il Licata del presidente Giuseppe Alabiso annoverava calciatori del calibro di: Fedele Amato, Giuseppe Bavaro, Angelo Consagra, Rosario De Cento, Salvatore Di Fresco, Salvatore Di Mauro, Luigi Fazio, Vincenzo Latella, Maurizio Lo Giudice, Giuseppe Natalino, l’ex biancazzurro Nevio Orlandi, Antonino Patti, Concetto Pavano, Michele Pecoraro, l’altro ex akragantino Vittorio Schifilliti, Paolo Sequenzia, Giovanni Tripi ed Angelo Zappulla.
Due signore squadre che diedero vita a derby epici che registrarono la presenza di migliaia spettatori sugli spalti senza scontri o incidenti. Il primo derby stagionale tra le due squadre terminò con la vittoria dell’Akragas all’Esseneto per il rotto della cuffia: 1-0 al 90′ con un colpo di testa di Santarossa su calcio d’angolo battuto da Cau. Nella gara del Liotta finì in parità 1-1. Quell’anno l’Akragas approdò in serie C1 assieme al Messina, che precedette di un punto (46 contro i 45 dei peloritani), mentre il Licata concluse il campionato con un onorevole quarto posto con 40 punti.
Le due squadre da quel momento non si incontrarono più per un certo periodo, in quanto nell’anno della retrocessione (1985) dell’Akragas in C2, il Licata approdava in C1 con Zdenèk Zeman.
Nell’ ‘86, infatti, l’Akragas conseguiva la sua seconda retrocessione di fila, mentre il Licata iniziava a costruire la sua base tecnica che lo portò in serie B nel 1988 con tecnico Aldo Cerantola.
E mentre il Licata trionfalmente approdava in serie B, destino volle che una società gloriosa come quella dell’Akragas, sparisse dalla geografia calcistica nazionale. Era l’anno ’88-‘89 ed, in aiuto al calcio del capoluogo, arriva il presidente del Favara l’onorevole Filippo Lentini che trasferisce il titolo ad Agrigento. Si ritorna a giocare all’Esseneto rifatto in erba naturale dopo un esilio a Porto Empedocle, i tifosi assaporano nuovamente il calcio. Venne chiamato alla guida tecnica Agostino Alzani che debuttò felicemente contro la Nuova Igea dell’ex Guido De Maria.
Era il 2 ottobre del 1988 e la rete vincente fu segnata da Sampino. Parallelamente il Licata faceva sognare l’intera Sicilia con lo stadio Dino Liotta sempre stracolmo di tifosi provenienti da tutte le parti.
Nella stagione ’92-‘93, mentre l’Akragas del giovane tecnico Mauro Zampollini approdava in serie C2, il Licata veniva retrocesso in serie C2 per un illecito sportivo. Nel 94′ la squadra gialloblù ritornò nell’Interregionale in seguito alla mancata iscrizione al campionato. Ma nella stagione 1993 si rinnovò il derby dopo tanti anni ed il Licata espugnò l’Esseneto grazie ad una rete di Zuppardo che infilò la palla nella porta difesa allora da Polzella.
Al Dino Liotta fu invece pari 1-1 con rete di Castiglione in mezza rovesciata. Le recenti vicende le conosciamo tutte. I due club stanno attraversando un momento assai critico dal punto di vista della programmazione, anche se ad onor del vero, la società licatese ha iniziato un nuovo cammino per stabilizzare la propria strada con l’acquiszione in stagione del Campobello di Licata. E l’Akragas ? Si spera che tutto possa tornare alla normalità.