Prosegue la rubrica “Anni da bere” con le Nobili Maglie, una lettura particolare di quel calcio che ci piaceva tanto attraverso la nostra collezione anni ’70 e ’80.
Oggi presentiamo la maglia bianca dell’ Argentina indossata dal n. 10 Diego Armando Maradona nel secondo tempo della storica amichevole Fiorentina – Argentina (3-5) giocata in un pienissimo stadio di Firenze, il 29 agosto 1981.
La maglia è bianca in cotone con bordi delle maniche corta e il collo a V di colore blue, ci spiega Ciro Cassaneti.
Sul davanti lo stemma dell’ Argentina è ricamato e cucito sulla maglia, lo sponsor tecnico Le Coq Sportife è sul davanti e sulla schiena è applicato il numero 10 in vellutino blue.
Questa maglia è stata scambiata a fine partita da Diego Armando Maradona con Roberto Galbiati e, per volere sia suo e soprattutto di Diego, una volta negli spogliatoi Roberto regalò il prezioso cimelio a Francesco Casagrande.
Il primo tempo finì 2-1 per la Fiorentina, Casagrande marcò proprio il Pibe e fu un duello davvero duro: Maradona fu anche ammonito per un fallo di nervosismo su Casagrande, mentre quest’ ultimo fu autore anche di uno dei due goal della Viola. Dato che si trattava di un’ amichevole (l’Argentina, campione del mondo in carica, era in Italia per far ammirare le proprie stelle) il mister viola De Sisti lasciò a fine primo tempo Casagrande negli spogliatoi.
Nella ripresa l’Argentina ribaltò il risultato e vinse 5-3 con doppietta di Maradona. Il volere di Diego che la sua maglia andasse a Casagrande probabilmente fu per sancire la pace tra loro dopo le “botte” e la tensione agonistica del primo tempo.
Nel 1981, Diego Armando Maradona giocava nella squadra di club del Boca Juniors, l’estate successiva si trasferì al Barcellona.
Quell’incontro passò anche alla storia in quanto fu la prima gara in assoluto che la Fiorentina disputava a Firenze con la nuova divisa, e con quella maglia che tanto fece discutere in quell’estate.
Per la cronaca, la Fiorentina, nella primavera del 1982, fu, poi, molto vicina ad acquistare Diego Armando Maradona per l’anno successivo (considerato che il numero degli stranieri tesserabili era salito a due), con Tito Corsi che trattò a lungo il Pibe, per poi virare su Passarella