Primi anni Ottanta. L’onda lunga dell’atmosfera tesa che si respirava in Italia da ormai troppo tempo, è ancora presente. Così come un certo nervosismo e il facile ricorso alle armi. L’ex portiere di Serie A Gianfranco Geromel resta vittima di un episodio emblematico, rischiando la vita.
Marzo 1982. Gianfranco Geromel è un ex portiere di Serie A e ora lavora come rappresentante di un mobilificio a Meda, oggi provincia di Monza e Brianza. Nato a Seregno il 1° novembre 1948, Geromel era cresciuto calcisticamente tra i pali della Tevere Roma, disputando un buon campionato di Serie D nel 1969-‘70. Da lì l’ingaggio immediato da parte della Ternana, con cui nel 1972 centra la prima storica promozione in massima serie, contribuendo con 18 presenze e spartendosi le gare con il collega Migliorini.
Debutta in Serie A contro la Juventus la vigilia di Natale ’72, perdendo 2-0 a Torino. Dieci gettoni in tutto per lui e la soddisfazione di un rigore parato a Causio nella gara di ritorno contro la Vecchia Signora, sebbene il bianconero fosse poi riuscito a ribattere in rete. A fine stagione, la Ternana di Viciani retrocede e Geromel fa in tempo a conquistare la seconda promozione, stavolta osservando tutta la stagione dalla panchina. Lascia gli umbri nel 1974, facendo un passo indietro a Modena in C. Nuova salita al primo colpo con i canarini e appena 2 presenze nella sua ultima annata da professionista.
Uno scontro di gioco con il genoano Maselli lo allontana dal grande calcio. Lo ritroviamo all’Irpinia di Avellino e poi in Serie D, a febbraio ’79, appena arrivato tra i pali del Trecate. Geromel ha 31 anni e spende ormai le ultime cartucce, con la malinconica retrocessione da fanalino di coda e il successivo addio al pallone.
Si ricicla nel settore del commercio, nel ruolo di rappresentante citato all’inizio della storia. Sposato con Aurelia Pifferi, titolare di una profumeria sempre a Meda, Gianfranco vive una relazione tesa con lei. Si insospettisce per il rapporto tra la moglie e un esponente delle forze dell’ordine.
L’ex calciatore, in una sera di marzo 1982, decide di pedinare la moglie sorprendendola all’interno di una vettura a Seregno. La consorte è in compagnia del 28enne tenente della Polizia di Stato Carlo Lombardo, in servizio a Milano. I due uomini hanno una violenta discussione, per motivi facili da intuire, al culmine della quale Lombardo esplode due colpi di pistola ferendo Geromel. Ricoverato con prognosi riservata, se la caverà ed è tuttora in vita. Lombardo fu invece arrestato per tentato omicidio.
(Traccia sviluppata da: Stampa Sera, 22 marzo 1982)