Farebbe davvero comodo ad una Ternana in serie B, un calciatore come Marco Maestripieri, centrocampista di grande qualità. Lui espresse il suo momento migliore proprio in serie B, a Campobasso, dove conquistò prima la promozione dalla serie C1 per poi partecipare a cinque campionati nella serie cadetta, che rimangono i momenti migliori della squadra molisana.
Maestripieri è nato a Terni nel 1956 e nelle squadre giovanili dei rossoverdi iniziò il suo percorso di crescita calcistica Si trasferì – come racconta “Calcio Fere” – alla corte di Elio Giulivi, alla Elettrocarbonium di Narni Scalo per giocarvi due campionati, durante i quali fece vedere le sue qualità: con gli aziendali mise a referto sessantuno partite e sette gol.
Ancora un trasferimento, ad Orvieto, dove vinse pure un campionato di Prima Categoria, che nella sua lunghissima carriera rimane l’unico. Ma gli osservatori avevano posato gli occhi su questo giocatore, non altissimo, che aveva visione di gioco, ordinato, pronto alla ripartenza della propria squadra, un ruolo che si stava affermando alla fine di quegli anni Settanta, ruolo che lui interpretava alla grande: lui entrava volentieri in area e quando poteva tirava verso il secondo palo del portiere, un modo di calciare che gli ha fatto fare molti gol, un suo marchio di fabbrica.
Dopo Orvieto l’arrivo nel mondo dei professionisti: per un anno a San Giovanni Valdarno, dove contribuì alla conquista della Serie C2. Poi Campobasso per dieci anni, tanti per essere amato come uno di casa e dove si è ritirato alla fine della carriera con la sua famiglia, pur rimando legatissimo a Terni.
Coi Lupi molisani, ha giocato per trecentoventuno volte tra serie B e C, con diciannove gol. È stato anche chiamato in panchina del Campobasso durante la gestione Scassera a metà degli anni Novanta, in Serie D. Già l’allenatore… Marco è stato sulle panchine di Battipagliese, Nocera, Sant’Anastasia e Nardò senza grandissimi successi. Ha abbandonato l’idea di allenare squadre di club per entrare nei quadri del Settore tecnico della Figc.
Per un lungo periodo ha allenato in estate a Coverciano i disoccupati del calcio, che si mantenevano in forma in attesa di sviluppi sul mercato, giocatori che nel frattempo acquisivano pure l’abilitazione Uefa B per poter allenare i giovani.
Durante la pandemia Marco è stato uno dei docenti della Figc, docente a distanza, s’intende, con una platea di una ottantina di allenatori, che contattava in call, ai quali spiegava tecniche e tattiche, un impegno di grande qualità che Marco ha onorato in maniera impeccabile. Come quando era un giocatore.