Baldini torna a Palermo a 18 anni dalla sua prima esperienza in rosanero. Nell’estate 2003 scelse di salutare l’Empoli e sposare un progetto triennale in Sicilia, con l’obiettivo di riportare la squadra – allora in B – in Serie A a 31 anni dall’ultima volta. In squadra c’era un futuro campione del mondo come Luca Toni: il centravanti concluse la stagione con ben 30 reti.
A supportarlo, tanti giocatori considerati un lusso per la B: da Franco Brienza a Eugenio Corini, fino a Lamberto Zauli, Andrea Gasbarroni, Ighli Vannucchi e Simone Pepe. Curiosità: a centrocampo c’era Daniele Di Donato, allenatore di quel Latina che ha battuto il Palermo il 22 dicembre 2021, decretando la fine dell’era Filippi. Nonostante una squadra al terzo posto, in piena zona promozione, l’ avventura di Baldini in rosanero si concluse il 26 gennaio 2004, a causa di alcune incomprensioni con il presidente Maurizio Zamparini. Al suo posto arrivò Francesco Guidolin, che mise poi la sua firma sul salto di categoria ottenuto a fine stagione.
In carriera Baldini ha allenato Viareggio, Massese, Siena, Carrarese, Chievo, Brescia, Empoli, Parma, Lecce, Catania, Vicenza e appunto Palermo, prima dell’ultima esperienza in panchina, alla Carrarese, la squadra della sua città dove è tornato a 22 anni dalla prima volta.
Nel 2017 firmò per la squadra toscana a costo zero. Nel suo contratto fece inserire solo una penale in caso di esonero e un bonus in caso di promozione. “70mila euro di stipendio non mi cambiano la vita: abito a quattro chilometri dallo stadio ed è un’emozione vedere sugli spalti le persone che incontro per strada” fu la sua spiegazione. Inizio di un’esperienza con tante emozioni: nel suo cammino ci sono una tranquilla salvezza e due partecipazioni ai playoff, con sconfitta contro il Bari in semifinale nella stagione 201-‘20. Nel corso della stagione ha superato anche quota 100 vittorie in Serie C. La parola fine è arrivata nello scorso aprile, dopo una sconfitta contro l’AlbinoLeffe che ha portato l’allenatore a chiedere e ottenere la separazione dal club. Ora Baldini riparte. E lo fa ancora dal suo passato.
Baldini è un uomo libero, senza vincoli. Un uomo che ama il calcio vecchio stampo, puro. Entusiasmo, senso di appartenenza. Baldini prende le distanze dal calcio di oggi, infestato da “dirigenti incompetenti che pensano solo al denaro”. Uno che non vuole rendere conto a nessuno. Prendere o lasciare con le sue virtù e i suoi vizi.
Indimenticabile per gli appassionati di calcio è l’episodio simbolo del personaggio Baldini. Nel 2007-‘08 si gioca Parma-Catania. Scoppia un acceso confronto tra l’allora allenatore del Parma Mimmo Di Carlo e Silvio Baldini alla guida degli etnei. Dopo il diverbio a bordo campo, Di Carlo si gira e Baldini gli assesta un calcio nel sedere. Arriverà un mezzo pentimento, poi uno intero, poi un’altra rettifica. Baldini è un personaggio vulcanico.