Come si vede in questa immagine d’altri tempi, pur di trovare un posto nello stadio Zanconti di Treviglio gremito all’inverosimile la gente si arrampicò persino sul tetto della tribuna popolari (là dove ora sorge la palazzina degli spogliatoi).
14 febbraio 1971, Trevigliese-Cremonese, scontro di cartello del campionato di serie D. La stagione precedente aveva visto la retrocessione dalla serie C dei biancocelesti, che subito cercarono la riscossa e, guidati in panchina da Cesare Campagnoli, interpretarono da grandi protagonisti la nuova sfida, ingaggiando proprio con la Cremonese di Titta Rota un ferreo duello per tornare nella categoria superiore.
L’andata giocata in ottobre a Cremona finì 1-1 (vantaggio locale di Carminati, pareggio di Bolis). E lo stesso punteggio si registrò quel pomeriggio in via Milano, in virtù di un autentico botta e risposta: ospiti a segno al 18′ con Cantoni, ma immediatamente ripresi dai ragazzi di casa grazie al calcio di rigore trasformato da Bonacina.
La vittoria finale del torneo, con promozione in C, fu appannaggio dei grigiorossi, che con 53 punti staccarono di cinque lunghezze il Cst (terzo il Crema a 40). Il capitano di quella Cremonese era il grande Aristide Guarneri, ingaggiato appena due mesi prima dal club del presidente Luzzara: a 32 anni era sceso dalla cima del mondo (con la Grande Inter e con la Nazionale aveva vinto tutto) per giocare in serie D nella squadra della sua città e conquistare il suo ennesimo successo.
Che ricordi, che storie. Che grande calcio!
Nella foto: l saluto di Romano Gira e Aristide Guarneri, i capitani di Trevigliese e Cremonese, sotto lo sguardo dell’arbitro Lanzetti di Viterbo
Fonte: “Circolo Sportivo Trevigliese”