In 67 anni di storia della Coppa d’Africa ci sono stati tanti campioni che hanno lasciato il segno. Ne vogliamo ricordare le magie, le imprese e i record più significativi. Nel 1962,il centravanti e capitano dell’Etiopia Luciano Vassallo (insieme a suo fratello Italo) trascina la nazionale al suo primo e unico trionfo in Coppa d’Africa. Quell’edizione si gioca nella capitale Addis Abeba e la selezione viene premiata dall’imperatore Hailé Selassié in persona. Figlio di una donna eritrea e di un soldato italiano mai conosciuto, Vassallo – come ha ricordato Luciano Lucchetti su “Africarivista” . ha spesso raccontato gli abusi, le umiliazioni e gli insulti subiti da ragazzo. Vittima di una società affetta da razzismo e risentimento verso gli ex colonizzatori, che mal tollerava i meticci.
Il calciatore che ha segnato più reti in una singola edizione del torneo è Mulamba Ndaye, congolese, che militava nell’allora Zaire. Nel 1974 si laurea capocannoniere con 9 gol e porta la sua squadra al titolo. Durante la rivoluzione del 1996 che segnerà la fine del regime del dittatore Mobutu, Ndaye perderà un figlio. Lascerà il suo Paese e si rifugerà in Sudafrica, riuscendo a rifarsi una vita dopo anni difficili in cui era stato addirittura creduto morto.
Samuel Eto’o è il giocatore che vanta il maggior numero di gol nella storia della Coppa, ben 18, quattro in più dell’ivoriano Laurent Pokou. Con il Camerun si è laureato campione d’Africa nel 2000 e nel 2002. In entrambe le occasioni con vittoria finale ai rigori. Ha lasciato la nazionale nel 2014 in circostanze misteriose, convinto che qualcuno dello staff camerunense volesse ucciderlo!
Gli egiziani Ahmed Hassan e Essam El Hadary sono rispettivamente il calciatore con più partecipazioni alla Coppa (otto) e quello più anziano ad aver mai preso parte a questa competizione , 44 anni. Sono due, invece, gli atleti che hanno vinto il torneo da calciatori e da allenatori: Mahmoud El Gohary (Egitto) e Stephen Keshi (Nigeria).
Infine va sottolineato e ricordato il gesto di George Weah che vale come e più di una vittoria. Nel 1996 la Liberia riesce per la prima volta nella sua storia a qualificarsi per la Coppa, ma non ha soldi e rischia di non potersi iscrivere. Weah, campione nel calcio e nella vita, non sopporterebbe la delusione del suo popolo e decide di pagare tutte le spese necessarie. Non fa niente se poi la sua squadra uscirà al primo turno.