L’Italia piange la morte di Giampiero Galeazzi, “Bisteccone”, uno dei giornalisti sportivi più amati. Entrato in Rai da giornalista sportivo, fu subito inviato alle Olimpiadi del ’72 a Monaco per poi passare in tv a occuparsi delle telecronache. Dividendosi tra tennis e canottaggio, si concedeva anche qualche sortita come inviato per “La Domenica Sportiva” nei big match di Serie A. Galeazzi fu anche inviato Rai per l’incontro di Reykjavik fra Gorbaciov e Reagan nel 1986; passò poi a condurre trasmissioni storiche come “90esimo Minuto”, oltre a cimentarsi su altri palcoscenici, prestandosi anche come doppiatore per Space Jam, film cult degli anni 90 con protagonista Michael Jordan. Alcuni momenti della sua carriera rimarranno impressi nell’immaginario collettivo del Paese: ripercorriamoli insieme.
Due delle sue telecronache più memorabili sono quelle che hanno accompagnato le medaglie d’oro nel canottaggio di Giuseppe e Carmine Abbagnale alle Olimpiadi di Seoul 1988 e di Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000, caratterizzate dal suo debordante entusiasmo. Il suo “Andiamo a vincere!” rimasto negli annali ha reso l’impresa del 2000 ancor più leggendaria per tutti gli italiani.
“Capitano, la nave arriverà in porto?”. “In porta sicuramente, vediamo di arrivarci col vessillo”. Poche battute ma destinate a fare la storia, quelle pronunciate da Giampiero Galeazzi e Agostino Di Bartolomei a bordo campo, prima della fondamentale gara contro l’Avellino che avrebbe poi portato i giallorossi a vincere – una settimana dopo – il secondo scudetto della loro storia. Era il primo maggio 1983.
Galeazzi e Diego Armando Maradona hanno scritto insieme una indimenticabile pagina di storia nel maggio del 1987. In occasione del primo scudetto del Napoli, il giornalista sportivo scende nello spogliatoio azzurro e lascia il microfono al Pibe de Oro, che si occupa di tutte le interviste al posto suo.