Ha giocato con Zanetti ed Ibra, è stato allenato da Mourinho, si era imposto con il Chievo dei miracoli e il suo marchio di fabbrica erano le spettacolari capriole dopo ogni gol. Victor Obinna non ne fece molte di capriole in nerazzurro, per la verità, ma è ricordato ancora con affetto e simpatia dai tifosi. A notarlo fu l’osservatore interista Casiraghi che lo fece parcheggiare al Chievo.
Tre anni ad alti livelli e poi la chiamata dalla casa-madre. Obinna ricorda al sito di Gianluca Di Marzio: “Mourinho mi chiamò in estate dicendomi che aveva bisogno di me. Non dimenticherò mai quelle parole. È stato l’anno più bello della mia vita. Vincemmo lo scudetto e io realizzai un gran gol contro la Roma. Quante capriole per esultare”. Davanti aveva una grande concorrenza l’attaccante africano: “Avevamo grandi maestri in campo, come Ibrahimovic. Voleva sempre vincere. Se in allenamento perdeva una partitella si arrabbiava con i compagni. Il suo bersaglio preferito era Vieira”.
Un solo anno all’Inter ma nessun rimpianto. Al blog di Paolo Sacchi rivelò: “Non la considero una delusione. Sono arrivato a Milano reduce dalle Olimpiadi disputate con la Nigeria. Mourinho mi ha utilizzato fin da subito: se uno come lui ti fa giocare significa che ha fiducia e vede delle potenzialità. In quella stagione a sua disposizione c’erano nove attaccanti, tra cui Adriano, Balotelli, Quaresma, Cruz, per non dire Ibrahimovic. Insomma, con una concorrenza così era difficile aver spazio. Tuttavia la considero un’esperienza positiva. Ho imparato molto e ho anche vinto uno scudetto”.
Nel 2009 viene ceduto in prestito al Malaga prima e al West Ham poi. Da svincolato viene ingaggiato dal Lokomotiv Mosca. Va quindi in prestito secco torna al Chievo Verona. Terminato il prestito, torna al Lokomotiv Mosca. Rimane con il club russo fino alla fine del contratto. Nella stagione 2015-‘16 passa nel Duisburg, nella seconda serie tedesca e poi il Darmstadt nella Bundesliga, ma il 31 gennaio 2017 rescinde il contratto. Dopo l’esperienza al Cape Town City, squadra di prima categoria del campionato sudafricano, si era parlato del Seregno in serie D ma era solo una boutade.
Cosa fa dunque oggi Obinna? Lo rivela lui stesso a gianlucadimarzio.com: “Niente più capriole, ho chiuso con il calcio giocato. Adesso cerco talenti in Africa. Portami con te, mi dicono. Per loro sono una specie di idolo. Spesso giocano senza scarpe, anch’io ero così. Da piccolo aspettavo che tornassero i miei idoli Nwankwo Kanu e Taribo West per avere maglie, scarpette e palloni. Era bellissimo”.