Il suo nome di battesimo è Sunday, ovvero Domenica, ma per tutti era Mimmo. Mimmo Oliseh. L’Italia iniziò a conoscerlo in un pomeriggio di paura: erano i Mondiali del ‘94 in Usa e la nazionale di Sacchi era sotto contro la Nigeria di Okocha, Amunike – che segnò il gol dell’1-0 prima che nel recupero Baggio portasse gli Azzurri ai supplementari – ed appunto Oliseh. Un polmone inesauribile che fu notato dalla Reggiana che lo tesserò con ottimi risultati. Fece talmente bene da passare prima al Colonia e poi all’Ajax tanto da essere inserito nel 1998 nell’elenco dei 50 candidati al Pallone d’oro.
Nel 1999 torna in Italia, ingaggiato dalla Juventus, che paga il suo cartellino 21 miliardi di lire, uno in meno di quanto offriva la Roma che pensava di averlo acquistato. Un giallo che mandò su tutte le furie l’allora presidente giallorosso Franco Sensi: “Oliseh avrà anche sottoscritto un accordo. Ma non può essere di proprietà della Juve. L’ Ajax l’ ha venduto a me da una settimana. Ho il contratto firmato regolarmente ad Amsterdam, tra l’ altro a cifre superiori a quelle di cui sento parlare adesso. Il nostro potenziamento evidentemente dà fastidio”.
A Tmw Oliseh ricorda così la vicenda: “La decisione cadde sui bianconeri perché alla Juve c’era un mio compagno di squadra ai tempi dell’Ajax, Edwin van der Sar. Con lui il mio inserimento sarebbe stato sicuramente più veloce”.
In bianconero vince la Coppa Intertoto, ma delude le attese, giocando solo 19 partite tra campionato e coppe ma un motivo secondo Oliseh c’era: “Alla fine mi ritengo una persona fortunata e anche dai momenti difficili ho imparato qualcosa. Ancelotti con me si dimostrò un allenatore molto intelligente che sa costruire una squadra vincente. Ed è un grande uomo, una gran bella persona. Io non giocavo alla Juve non per colpa sua. Era una scelta che veniva da più in alto. Moggi? Lasciamo perdere…”.
Viene così ceduto l’anno successivo ai tedeschi del Borussia Dortmund dove riesce a riprendersi vincendo il campionato. Il Borussia Dortmund lo caccerà dopo che il centrocampista nigeriano diede una testata all’iraniano Hashemian, quando Oliseh era in prestito al Bochum. Nel 2005 viene infine tesserato dai belgi del Genk. Si ritira dall’attività agonistica nel gennaio 2006 e inizia l’attività di allenatore. Il 15 luglio 2015 diventa il nuovo Ct della Nigeria; il 26 febbraio 2016 si dimette dall’incarico per i mancati pagamenti. Nel 2017 è in Olanda, alla guida del Fortuna Sittard, un’avventura che però dura solo un anno e da due stagioni l’ex Juve non ha una panchina.