La sfida degli Azzurri di Mancini contro il Belgio, le «diable rouges» di Lukaku, è ancora viva negli occhi di tutti i tifosi italiani. Quella contro il Belgio è una lunga e nobile sfida, iniziata nel 1913. E alla «prima» dell’Italia contro i belgi è legata una delle pagine più esaltanti della storia della Pro Vercelli. Quel primo maggio del 1913 allo stadio «Piazza d’armi» di Torino – come racconta Piermario Ferraro su “La Stampa” – a formare l’Italia c’erano nove undicesimi di quella Pro Vercelli che, pochi giorni prima aveva conquistato lo scudetto.
Il quinto in sei anni. Il sesto era fallito solo per la finale-farsa del 1910 contro l’Inter. Un episodio costato non solo il titolo di campione d’Italia ma anche la convocazione in Nazionale dei giocatori vercellesi, squalificati. Così a mo’ di risarcimento la prima casacche dell’Italia era bianca in onore della squadra, oggettivamente, più forte dell’epoca.
Il blu-Savoia sarebbe arrivato qualche match dopo (con il bianco, però, come «seconda» divisa). Nel 1913 l’allora selezionatore Umberto Meazza si affida, per la prima volta nella storia degli Azzurri a un blocco: quello della Pro. Nove i neo campioni d’Italia: il portiere Innocenti, Valle, Ara, il capitano Milano I, Leone, Milano II, Berardo, Rampini I, Corna.
Unici «intrusi» il milanista De Vecchi, il famoso «figlio di Dio» e Fresia dell’Andrea Doria. Vercelli visse con trepidazione l’incontro anche se, all’epoca soltanto i 5000 spettatori presenti, poterono seguire in «tempo reale» la partita. Una partita vinta 1-0 dall’Ital-Pro con una rete di Ara al 53’. Un gol entrato in qualche modo nella storia del calcio internazionale visto che è stata la prima marcatura realizzata su punizione dopo una finta. Capitan Milano finse di tirare sbilanciando il «muro» belga che si aprì, per venire trafitto da una bordata di Ara. Lo stadio esplose mentre in città l’entusiasmo arrivò poche ore dopo il match quando, narra la leggenda, il goleador Ara telegrafò un sintetico quando emblematico «Pro Vercelli batte Belgio 1-0». Il blocco della Pro in Nazionale venne superato nel ’47 dal Grande Torino (10 giocatori) ed eguagliato nel ’78 dalla Juve in Argentina. Anche se la Pro può vantare, in quella squadra, ben otto giocatori di Vercelli in azzurro, numero che nessun’altra città ha mai raggiunto nella storia.