Il Cosenza e la finale tutta italiana
Set 28, 2021

Trentotto anni fa il Cosenza Calcio conquistava nella cornice del San Vito il prestigioso Torneo Anglo Italiano, una manifestazione diventata ormai tradizionale che veniva giocata attraverso un quadrangolare tra due squadre italiane di Serie C1 e due inglesi di Terza Divisione. Il Cosenza aveva appena conquistato la promozione in C1 ma soprattutto aveva recuperato una credibilità a livello di società dopo tante vicissitudini e così il presidente Cenzino Morelli e il direttore sportivo Franco Rizzo riescono a ottenere l’organizzazione del Torneo Anglo Italiano. Oltre al Cosenza, allenato da Lino De Petrillo, partecipano il Padova, il Wycomb  e il Chelmsford. Il 23 aprile 1983 il Cosenza sfida il Wycomb. De Petrillo manda in campo: Oddi, Fucina, Aita, Orlando, Rizzo, Longobucco, Tripepi, Petrella, Magni (20’ st Marulla), Conte, Renzetti (1’ st Truddaiu). È il centravanti Sauro Magni a segnare il gol dell’1-0. Tripepi lancia Orlando, il quale, liberatosi di un avversario, crossa alla perfezione per l’attaccante che colpisce bene di testa e supera il portiere inglese. Il risultato sarà arrotondato nel finale da una irresistibile tripletta del mediano sardo Truddaiu. Il primo gol alla mezzora con un tiro dalla distanza, il secondo di testa, il terzo in mischia. Cosenza batte Wycomb 4-0.

Il Cosenza vincitore dell’Anglo Italiano. In piedi: Orlando, Oddi, Rizzo, Truddaiu, Conte, Longobucco. Accosciati: Tripepi, Fucina, Aita, Magni, Petrella

Il Padova intanto ha battuto il Chelmsford 4-2. La finale del 25 aprile si gioca davanti a seimila spettatori paganti. Il Cosenza è più motivato del Padova e trova gli episodi giusti per assicurarsi il match e il Trofeo. Primo gol al 37’. Punizione indiretta sulla trequarti per un fallo commesso su Truddaiu. Petrella tocca lateralmente per Silvio Longobucco, il campione di Scalea che ha militato per anni nella Juventus (vincendo tre scudetti e giocando la finale di Coppa Campioni nel 1973) e nel Cagliari. Il difensore lascia partire un tiro violentissimo che Renzi neanche vede: 1-0 per  i Lupi. Il raddoppio a dodici minuti dalla fine: segnerà Vittorio Petrella.

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