Nel campionato 1979-‘80, in estate il Perugia si assicurò a sorpresa l’astro nascente del calcio italiano Paolo Rossi (che dopo la retrocessione del L.R. Vicenza aveva rifiutato il trasferimento al Napoli, preferendo la collocazione perugina); il presidente D’Attoma perfezionò l’arrivo in Umbria dell’attaccante della Nazionale con la formula del prestito. È inoltre degno di nota il “pionieristico” accordo commerciale, siglato sempre da D’Attoma all’inizio della stagione, col pastificio Ponte, che portò la squadra biancorossa ad esibire la prima sponsorizzazione di maglia (pur “mascherata” da fornitura tecnica): si trattò di un primato assoluto nella storia del calcio italiano.
Sul campo, Rossi fece egregiamente la sua parte (13 reti), ma la squadra non riuscì comunque a ripetere il miracolo della precedente stagione, mostrandosi quasi frastornata dall’improvvisa notorietà acquisita, che la portò forse a perdere il giusto senso dell’ambiente. In campionato il Perugia non riuscì a mantenersi nelle posizioni di vertice, ed anche la prima partecipazione del club alla Coppa Uufa si concluse prematuramente: dopo aver superato il primo turno contro gli jugoslavi della Dinamo Zagabria, i greci dell’Aris Salonicco posero fine all’avventura degli umbri ai sedicesimi di finale. A questa stagione sottotono influì anche il perdurare dell’assenza di un valido centrocampista come Franco Vannini, che sarà poi costretto ad un prematuro ritiro per via dell’infortunio subito all’inizio del 1979.
Comunque, proprio nel momento in cui la società sembrava aver stabilmente raggiunto una collocazione di rilievo nel calcio italiano, arrivò inaspettatamente la svolta negativa. Il 1º marzo 1980 scoppiò infatti lo scandalo del Totonero, che travolse lo stesso Paolo Rossi e, indirettamente le sorti del Perugia, che si sfaldò definitivamente e terminò il campionato ad un anonimo ottavo posto; oltre a Paolo Rossi vennero squalificati anche Mauro Della Martira e Luciano Zecchini, e alla squadra nel successivo campionato venne inflitta una penalizzazione di 5 punti. Così, a sole due stagioni dall’imbattibilità e da uno scudetto sfiorato, al termine della stagione 1980-‘81 la squadra retrocesse in Serie B; quindi, negli anni successivi, seguì anche l’inevitabile disgregarsi di quel gruppo dirigenziale che aveva portato il Perugia ai massimi livelli.
Da ricordare che nel maggio del 1978 arrivò anche la prima affermazione dei Grifoni in campo internazionale, con la vittoria della Coppa Piano Karl Rappan, successo ottenuto trionfando in un gironcino composto dai belgi del KS Waregem, dai tedeschi occidentali del Monaco 1860, e dai francesi del Nîmes Olympique.