C’era una volta, tanto tempo fa, la serie C. E’ quella che, da sempre, rende il pedigrèe calcistico della provincia più lustro e titolato. La bella favola del Casoria, destinata a finire nel giro di tre stagioni sportive, è iniziata quarantuno anni fa. Quella 1980-’81 fu un’annata particolare. Fu, infatti, l’ultimo anno della Serie D semiprofessionista, destinata a far posto all’Interregionale. La squadra che difendeva i colori viola del Casoria, vinse quel campionato insieme all’Ercolanese, e fu promossa nella serie C2. Si aprivano, tra l’ottobre del 1981 ed il maggio del 1982, le porte della terza serie. Un’avventura destinata a durare due anni. Ma procediamo con calma.
La formazione che conquistò quell’importante promozione, forse, qualcuno la ricorda ancora. Il Casoria, guidato in panchina dall’indimenticabile Francisco Ramon Lojacono, si schierava pressappoco così: Ciccio Lauri, Michele Lauri, Signoriello, Bencivenga, De Simone, Fusetti, Pelle, Zica, Loffredo, Varriale, Masoni. E, poi c’erano Masullo, Riccardo Caruso, l’allenatore in seconda Antonio Marzocca, il direttore sportivo Gaetano Piscopo, l’accompagnatore Carmine Savino, il massaggiatore Nunziello Laurino, il magazziniere Vincenzo Badini, il segretario Nando Troise, i presidenti Guido Madonna, Bruno Tintori, Renato Blasotti.
Al circolo “Viola 80”, in via Nuova Padre Ludovico, la foto storica è sempre stata esposta come una reliquia. I tifosi, alcuni attempati, altri, purtroppo, non ci sono più. Salvatore Delle Donne, ha sempre conservato gelosamente la schedina originale con la partita Lucchese – Casoria. Lojacono lasciò il Casoria al termine del primo campionato di C2. Lasciò una squadra salva, che anzi si piazzò nelle prime dieci posizioni. Quel Casoria, mantenne intatta quasi per intero la formazione che, l’anno prima, aveva vinto il campionato.
Cambiarono soltanto due elementi: il centrocampista Zica (al posto di Caruso) e l’attaccante Merotto (per sopperire alla partenza di Loffredo, destinato ad un’ambiziosa Afragolese). Non riconfermato Lojacono, passato alla Salernitana in C1, fu preso Carmine Tascone, divenuto poi opinionista televisivo in varie trasmissioni sul Napoli. Il suo arrivo non fu fortunato, perché la stagione durante la quale guidò il Casoria, quella 1982 – ’83, coincise con l’anno della retrocessione nell’Interregionale. Penultima, con solo la Gioiese alle spalle, il Casoria abbandonò mestamente il campionato di C.
Da allora, Casoria la terza serie non l’ha più vista. C’è andata vicinissima anni più tardi, sempre con Lojacono ma la squadra perse gli spareggi per l’ammissione all’Interregionale e rimase nel campionato regionale di Eccellenza. Il resto è storia recente. Campionati anonimi, la rifondazione nel 2014.
Di quel Casoria putroppo non c’è più Marco Masoni, classe 1954, funambolica ala. Miglior marcatore con 8 gol, eroe mancato del calcio italiano. A Pescara in tanti lo ricorderanno per la sua “stravaganza”... militante in Lotta Continua e calciatore di belle speranze. Calcisticamente raggiunge il suo apice in un Lanerossi Vicenza – Pescara del 1977. A pochi minuti dal termine fu proprio un giovanissimo Masoni a servire l’assist per la vittoria di un Pescara poi promosso in A. Ma a causa del suo carattere particolare e problematico, non arrivò mai ai livelli calcistici che avrebbe meritato. Lo immaginiamo correre e giocare nei pascoli del cielo insieme e con Pasquale De Blasio, sotto lo sguardo attento e protettivo di Renato Blasotti, un presidente indimenticabile nonostante il pochissimo tempo avuto da dedicare al calcio. Una bella meteora. Indimenticabili le serate a casa sua; e, poi, don Gaetano Piscopo e Carmine Savino. Indimenticabile la figura di Ramon Francisco Lojacono, l’oriundo che fece parlare di lui anche al di fuori del calcio per le sue avventure galanti con le donne dello spettacolo, proprio come Claudia Mori.
Bibliografia: “Casoria, 29 anni fa eri in C2”, Franco D’Anna, 2013