Craiova Maxima è stata la seconda generazione d’oro dell’Universitatea, una squadra che ha registrato, soprattutto all’inizio e alla metà degli anni ’80, la piùà notvole prestazione continentale nella storia del club romeno. Era una covata composta da tanti giocatori cresciuti in prossimità della prima squadra, che hanno poi finito per formare gran parte dello ‘scheletro’ della nazionale di calcio rumena: gente come Ilie Balaci, Rodion Cămătaru, Costică Ștefănescu, Zoltan Crișan, Ion Geolgău, Aurel Beldeanu, Costică Donose e Silviu Lung, tra gli altri.
Al termine della stagione 1979-’80 l’Universitatera divenne campione della Romania per la seconda volta: Boldici, Lung – Negrilă, Tilihoi, Ștefănescu, Ungureanu, Balaci, Beldeanu, Crişan, Donose, Cămătaru, Geolgău, Cârțu, Irimescu, Purima e Ciupitu. Allenatori Valentin Stănescu e Ion Oblemenco.La squadra ben figurò anche in Coppa UEFA eliminando Wiener SC e Leeds United, per essere fermata al terzo turno dalla squadra tedesca del Borussia Mönchengladbach, 1–2 il punteggio complesivo.
La squadra prese le ali e fece una fantastica stagione, quella 1980-‘81, gestendo la storica doppietta, la Coppa nazionale e il campionato. Come risultato di questa prestazione, gli studenti si qualificarono per la Coppa dei Campioni 1981-‘82 dove Craiova Maxima divenne sempre più nota e temuta, eliminando Olympiacos e KB, venendo stoppata nei quarti di finale dal Bayern Monaco, 1–3 in totale. Un traguardo storico per il calcio rumeno in quel momento.
Il partecipare alla Coppa dei Campioni ha condizionato la squadra, che ha concluso solo al secondo posto il campionato, ma si è qualificata alla Coppa UEFA, dove ha scritto la storia (siamo nel 1982-’83), diventando la prima squadra nella storia della Romania a qualificarsi in un europeo alle semifinali.
Sotto la guida di Constantin Oțet e Nicolae Ivan, i romeni hanno eliminato nomi importanti del calcio europeo, come Fiorentina (al tempo seconda in Serie A), Bordeaux e Kaiserslautern. In semifinale, l’Universitatea ha incontrato il Benfica, due volte campione d’Europa e tre volte finalista della Coppa dei Campioni. Dopo due pareggi, i portoghesi sono passati alla finale grazie ai gol complessivi in trasferta. Nella Divizia A la squadra si è classificata nuovamente al secondo posto.
Gli anni seguenti hanno trovato l’Universitatea Craiova come una presenza costante nella prima parte della classifica e nelle Coppe europee, dove ha eliminato squadre straordinarie come Real Betis, Olympiacos, Monaco e Galatasaray, ma non è mai andata oltre il terzo turno. Gli studenti hanno anche perso una finale di Coppa di Romania nel 1985, 1-2 contro la Steaua București.
Nel 1991, dopo la Rivoluzione, l’Universitatea Craiova ha toccato di nuovo l’apice del calcio romeno. Prunea, Mănăilă, Săndoi, Adrian Popescu, Mogoşanu, Ciurea, Olaru, Cristescu, Zamfir, Badea, Pigulea, Agalliu, Craioveanu e Neagoe sono stati gli ultimi giocatori ad aver baciato il trofeo del campionato. Insieme agli allenatori Sorin Cârţu e Ștefan Cioacă.
Mario Bocchio