Bologna è il luogo del cuore, Malta «un’esperienza di vita bellissima e che sono contento di aver fatto». Il presente ormai da tanti anni è in negozio a Verbania «perché mi piace stare in mezzo alla gente, è l’attività della mia compagna che condivido ormai da una quindicina d’anni». Riavvolgere il nastro riporta in mente tanti ricordi nella carriera di Adelmo Paris, tra i «signori del calcio» del Vco che hanno fatto strada e saputo ritagliarsi uno spazio nel cuore dei tifosi. Soprattutto in quelli del Bologna, con una città e una maglia vissuta come seconda pelle dal 1973 al 1984. Una lunga avventura, come ha raccontato Luca Zirotti su “La Stampa”, con una sola parentesi, la stagione a Brescia nel 1975-’76. Per il resto dalla serie A alla B e C con la maglia rossoblù, con la vittoria di una Coppa Italia, gli anni tra alti e bassi con la discesa fino alla serie C (e ritorno in B nel suo ultimo anno) e gli episodi ricordati ancora oggi dai tifosi bolognesi. Su tutti forse il rigore che Paris realizzò per l’1-0 a Torino contro la Juventus, nella stagione 1980-81. «Sono tanti i ricordi, difficile sceglierne uno» racconta l’ex centrocampista messo in rampa di lancio dal Verbania negli anni della serie C.
«Feci il grande salto mettendomi in mostra in un campionato di buon livello e grazie anche a Carlo Pedroli – ricorda – ricordo che sarei dovuto andare a fare un paio di partite in un torneo in Olanda per il Torino, la settimana dopo ero del Bologna». Nacque da lì una cavalcata lunga oltre un decennio, fianco a fianco con tanti allenatori e compagni di squadra. «Ogni allenatore ha tirato fuori il meglio, se devo sceglierne uno allora direi Gigi Radice – racconta Paris – per i giocatori per me è semplice dire che il rapporto con Franco Colomba è stato ed è tuttora ottimo: eravamo sempre compagni di camera e abbiamo condiviso dieci anni. Anche con Giacomo Bulgarelli ho avuto un bel rapporto, ne sono felice».
Riletto oggi a tanti anni di distanza poi nei ricordi resta sempre un posto particolare anche per l’avventura a Malta, vissuta dal 1984 al 1986 all’Fc Zurrieq. «Prima forse non volevo ammetterlo, ora lo riconosco tranquillamente: feci quella scelta anche perché ad alti livelli in Italia ormai non potevo più giocare, dopo il brutto infortunio (nel 1983, NdA) potevo giocare al cinquanta per cento delle mie possibilità e ho guardato altrove: è stata una bellissima esperienza».
Su Internet si trova ancora un video della finale della Coppa di Malta del 1984-’85, che Paris vinse con la maglia dell’Fc Zurrieq contro La Valletta. «C’era grande passione, era un clima caldo tra i tifosi e ricordo che dopo pochi minuti dal fischio d’inizio ci fu anche una piccola invasione di campo» dice Paris, ricordato anche dai tifosi del Verbania per essere rientrato portando in biancocerchiato il forte attaccante maltese Carmel Busuttil. «L’ho rivisto a settembre quando sono tornato a Malta per giocare un torneo amichevole, lui gestisce lì una scuola calcio ed è sempre un piacere ritrovare vecchi amici».