Il suggestivo torneo di calcetto venne giocato al Palazzetto dello Sport di San Siro: in campo i nerazzurri con Milan, Ajax e Nottingham Forest.
Gli articolo sull’avvenimento sono rarissimi, di nicchia potremmo dire. Uno di questi è quello di Michele Caltagirone. Un torneo dimenticato di cui hanno memoria soltanto alcuni appassionati di statistica in un contesto variopionto e di difficile inquadratura come quello delle amichevoli. Qui, tra l’altro, non si parla nemmeno di calcio “vero”, ma di calcetto 6 contro 6. Sul sintetico del Palazzetto dello Sport di San Siro, però, il calcio fu verissimo così come il tifo sugli spalti. In campo c’erano quattro formazioni che avevano già scritto la storia del calcio europeo. Dal 21 al 23 dicembre del 1982 si disputò al Palazzetto dello Sport meneghino la prima ed unica edizione del Mundialito Indoor, intitolato alla memoria di Angelo Moratti, il presidentissimo della Grande Inter e padre del futuro presidente Massimo Moratti.
Dalla mente vulcanica del futuro patròn del Milan, Silvio Berlusconi, vien fuori anche un Mundialito natalizio molto particolare: si giocherà al coperto a ranghi ridotti, ma i nomi delle partecipanti sono stellari: c’è l’Inter che ci tiene a vincerlo perché intitolato ad Angelo Moratti, c’è il Milan che milita in Serie B e che si ritrova a giocare un inedito confronto con i cugini, c’è il Nottingham Forest di Brian Clough che solo pochi anni prima aveva stupito il mondo vincendo due Coppe dei Campioni di fila da matricola assoluta, c’è infine l’Ajax che non è più da anni ai vertici del calcio europeo, ma può contare sul figliol prodigo Johan Cruyff tornato a vestire nella stagione precedente la maglia del club che lo aveva lanciato nella metà degli anni ’60.
Le gare verranno trasmesse da Canale 5 e sarà un piccolo trionfo in termini di audience: il calcio internazionale a parte i grandi tornei non è alla portata di tutti, la gente ha tanta fame di calcio. Il PalaLido sembra un spaccato di San Siro la sera del 21 dicembre 1982 quando si affrontano Inter e Milan: sugli spalti ci sono circa 6.000 persone.
I nerazzurri sono allenati da Rino Marchesi, una buona squadra che in campionato cerca di tenere il passo al vertice della scatenata Roma che in seguito vincerà lo scudetto: ci sono Altobelli, Beccalossi, Hansi Müller Oriali, Bergomi e Collovati, tra gli altri ed in porta c’è il promettente Walter Zenga, all’epoca secondo di Bordon. Il Milan è un piccolo diavolo, anche se alcuni nomi sono destinati a riscriverne la storia negli anni a venire e ci riferiamo a Franco Baresi o Mauro Tassotti. Prima del derby si è giocata la sfida tra Ajax e Nottingham, gli olandesi hanno vinto 6-4 e la gara è stata illuminata da sprazzi di grande classe del 35enne Cruyff la cui stella sembra tornata a brillare ad Amsterdam.
Un calciatore ben diverso rispetto a quello che un anno e mezzo prima aveva indossato la maglia del Milan nel Mundialito per clubs e la cui prestazione aveva scatenato i fischi di San Siro, ma si presentò a quel torneo con un problema muscolare. “Ora sto bene”, dirà il fuoriclasse olandese ai cronisti prima di scendere in campo. Poco prima del finire del primo tempo, Franco Baresi segna il punto del 2-2. Nella ripresa le due squadre si danno battaglia, si gioca a campo ridotto, ma è pur sempre un derby. Il Milan apre le danze con Beppe Incocciati, i nerazzurri non riescono più a far breccia nella mini-retroguardia dei cugini. Finisce dunque 3-2 con i rossoneri che sfideranno in finale l’Ajax per la conquista del torneo e l’Inter che affronterà il Nottingham per il terzo posto. La sfida con i Forest sarà senza storia, gli uomini di Rino Marchesi vinceranno 5-1 contro una formazione che si dimostra davvero a poco agio sul sintetico a campo ridotto: spicca la quaterna di Altobelli che con 5 gol sarà capocannoniere del Mundialito indoor, mentre Antonio Sabato realizzerà l’altro punto dei nerazzurri.
La finale sarà vinta dall’Ajax che supera 6-5 il Milan, protagonista comunque di una grande rimonta visto che ad un certo punto era sotto di tre gol. Ad aprire le marcature sarà Johan Cruyff che celebrerà con una piccola “rivincita” sul Milan la sua ultima apparizione su un campo italiano.
Nell’Ajax giocavano anche i giovanissimi Frank Rijkaard e Marco Van Basten, suggestivo dunque pensare al primo incontro dei tifosi rossoneri con quelli che, meno di un decennio dopo, saranno gli idoli di tante vittorie internazionali.
Alla fine ci sarà gloria anche Franco Baresi premiato come miglior giocatore del quadrangolare. “Una bella esperienza, certamente da ripetere”, commenterà Sandro Mazzola a fine torneo, ma del Mundialito indoor non si parlerà mai più e sparirà complessivamente anche dalla memoria dei tifosi.