Sadok Sassi, l’éternel Attouga: il guardiano del sogno tunisino
Nov 1, 2025

Diciassette anni di dominio tra i pali, un solo club, un Paese intero ai suoi piedi: la leggenda del portiere che ha fatto del Club Africain e della Tunisia una sola grande squadra

Sadok Sassi, meglio conosciuto come Attouga, è molto più di un portiere: è un’icona del calcio tunisino. Nato nel 1945 a Tunisi, ha difeso per oltre diciassette anni la porta del Club Africain e della nazionale tunisina, scrivendo una delle pagine più luminose della storia sportiva del Paese.

Un giovane Attouga



Scoperto da un tecnico italiano, Fabio Roccheggiani, debuttò giovanissimo, a soli 18 anni, contro il Ghana in Coppa d’Africa. Da quel momento non lasciò più il posto da titolare, diventando per oltre un decennio il baluardo assoluto delle “Aquile di Cartagine”.

Parata plastica


Con il Club Africain, disputò più di 400 partite tra il 1962 e il 1979, vincendo cinque campionati, otto Coppe di Tunisia e tre Coppe Maghrebine. Fu anche protagonista nella mini Coppa del Mondo del 1972 in Brasile, dove affrontò campioni del calibro di Rivelino, contro cui realizzò una parata rimasta nella memoria collettiva.

Primo piano



Portiere innovatore, carismatico e dotato di un’agilità sorprendente, Attouga fu tra i primi a interpretare il ruolo in chiave moderna, uscendo spesso dall’area e guidando la difesa con autorità. Per otto anni consecutivi, il Club Africain non ebbe bisogno di alcun altro estremo difensore: Sassi giocò 199 partite di fila, un record ancora imbattuto.

Nel Club Africain

Con la nazionale tunisina conobbe gioie e delusioni: la finale persa della Coppa d’Africa del 1965, le qualificazioni olimpiche e mondiali mancate al sorteggio, e infine la storica qualificazione al Mondiale 1978 in Argentina, che però visse dalla panchina.

Attouga e la nazionale tunisina

Nonostante ciò, rimane per tutti il più grande portiere tunisino di sempre, capace di ispirare intere generazioni e di fondare una vera scuola di portieri nel Club Africain, tramandata poi da Naïli, Zitouni, Boumnijel e Nefzi.

Sguardo molto espressivo



Decorato nel 2012 con l’Ordine del Merito tunisino, Attouga continua a rappresentare l’essenza stessa del calcio tunisino: passione, orgoglio e dedizione assoluta.

Oggi, alla soglia degli ottant’anni, il suo nome continua a essere cantato nei cori dei tifosi e citato come termine di paragone assoluto. In Tunisia, si dice ancora: “On ne se compare qu’à Attouga”.

Ci si paragona solo ad Attouga.

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