José Manuel Ochotorena, il portiere che allenò i campioni
Ott 29, 2025

Dalla “Quinta del Buitre” del Real Madrid ai trionfi mondiali con la Spagna: Ochotorena, maestro dei portieri e protagonista silenzioso di una generazione dorata

José Manuel Ochotorena se n’è andato a 64 anni, a Valencia, dopo una malattia che negli ultimi mesi lo aveva costretto a ritirarsi dalla vita pubblica. Nato a San Sebastián nel 1961, fu il primo portiere del Real Madrid della “Quinta del Buitre”, la squadra che negli anni Ottanta dominò la Liga con cinque titoli consecutivi e due Coppe UEFA.

Ochotorena nel Real Madrid



Esordì giovanissimo nel 1982, durante la famosa huelga dei calciatori, e con il Madrid vinse tutto, anche se spesso all’ombra di giganti come Miguel Ángel e, poi, Paco Buyo. La sua stagione migliore arrivò a Valencia, dove si trasferì nel 1988 e divenne un idolo dei tifosi: nel 1989 vinse il Trofeo Zamora come portiere meno battuto della Liga.

Tre portieri del Real Madrid. Da sinistra: Ochotorena, Agustín e Buyo

Le sue prestazioni lo portarono fino alla Nazionale: Luis Suárez lo convocò per il Mondiale di Italia ’90 come terzo portiere, dietro Zubizarreta e Ablanedo. Dopo gli anni al Valencia, difese anche le porte di Tenerife e Logroñés, dove chiuse la carriera a fine anni Novanta.

Fu allora che cominciò la sua seconda vita nel calcio: quella di allenatore dei portieri. A Valencia tornò come preparatore, diventando una figura centrale nel club per oltre vent’anni, collaborando con ben 19 allenatori diversi. Passò anche al Liverpool di Rafa Benítez, dove contribuì alla vittoria della Champions League, e poi divenne il custode dei segreti dei portieri della nazionale spagnola nel suo periodo d’oro.

In un undici madrileno nel periodo passato alla storia come quello delle clamorose rimonte



Con Luis Aragonés e Vicente del Bosque vinse tutto: Euro 2008, Mondiale 2010 e Euro 2012. Dietro le parate di Casillas, Valdés o De Gea c’era sempre la sua mano esperta, discreta, quasi invisibile, ma fondamentale.

Ochotorena nel Valencia

Un uomo che non cercava riflettori, ma che ha lasciato la sua impronta in ogni parata di una Spagna invincibile. Un portiere che, più che difendere la porta, ha insegnato a costruirla.

Mario Bocchio

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