Randy Horton, dal Cosmos al Parlamento: il gigante gentile che fece sognare Bermuda
Ott 26, 2025


Dall’MVP della NASL con i New York Cosmos al ruolo di Speaker della House of Assembly delle Bermuda: la storia di un uomo che unì forza, eleganza e senso del dovere

A prima vista incuteva timore. Randy Horton era alto più di un metro e ottanta, pesava novanta chili, portava un folto afro e una barba piena. Sul campo sembrava un guerriero, ma dietro quell’immagine c’era un’anima mite. “Con tutti quei capelli sembravo ancora più grande” raccontava ridendo, “ma in realtà ero un gigante gentile”.

Philadelphia Ukrainian Nationals, anno 1970

Nato alle Bermuda, Horton crebbe giocando a calcio e cricket, abituato a vincere. Quando nel 1971 sbarcò nei New York Cosmos, divenne subito il primo vero goleador del club. In un’epoca in cui il calcio americano era ancora in costruzione, il suo carisma e la sua potenza fisica aprirono la strada a una nuova generazione di appassionati. Nel 1972 fu eletto miglior giocatore della NASL – il primo MVP della storia dei Cosmos – e a rendergli quel premio ancora più speciale fu il fatto che a votarlo furono gli avversari. “Il mio team non poteva votare per me. Quei voti venivano dagli altri giocatori. È stato il più grande complimento della mia carriera”.

New York Cosmos, 1971

Quell’anno i Cosmos vinsero il titolo, battendo gli St. Louis Stars per 2-1. Horton fu il capocannoniere del campionato con 9 gol e 4 assist in 13 partite. La sua filosofia era semplice: “Quando entro in campo penso solo a vincere. Mi preparo duramente, sempre”. Giocò con i Cosmos fino al 1974, segnando 29 reti in 52 partite, prima di chiudere la carriera tra Washington e Hartford.

New York Cosmos 1972. Len Renery (11), Randy Horton (16), Shep Messing (portiere) e  Joe Fink (19)

Poi arrivò una seconda vita. Nel 1998 Horton fu eletto nella House of Assembly delle Bermuda con il Progressive Labour Party. Da ragazzo, raccontava, passava davanti al Parlamento e si diceva: “Un giorno sarò lì dentro”. E così fu. Nel corso di vent’anni ricoprì incarichi da ministro – allo Sport, all’Ambiente, al Lavoro e all’Istruzione – fino a diventare Speaker della Camera nel 2012. Rimase in carica fino al 2017, mantenendo sempre un tono fermo ma equilibrato: “Quando sei Speaker, devi essere neutrale. Devi pensare al bene del Paese, non del partito”.

Randy Horton in azione

Durante il suo mandato promosse la gratuità del Bermuda College, perché ogni giovane potesse studiare, e volle che le scuole portassero il nome di figure importanti dell’isola, “così i bambini avrebbero imparato chi sono le persone che hanno costruito la loro comunità”.

Washington Diplomats, 1975.

Guardando indietro, Horton è fiero di ciò che ha fatto in campo e fuori. “La NASL ha gettato le basi per il calcio americano” diceva. “Allora mancavano gli americani, oggi quel lavoro sta dando frutti

Da goleador dei Cosmos a uomo delle istituzioni, Randy Horton ha portato sempre con sé lo stesso spirito: rispetto, impegno e passione. Il gigante gentile che ha unito il calcio e la politica con una sola idea in testa: servire gli altri.

Mario Bocchio

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