Pasquale Vivolo, il “9 e mezzo” che il calcio non capì
Ago 21, 2025

Un talento d’anticipo sui tempi, penalizzato dal dogmatismo tattico degli anni ’50 e dal dualismo con Boniperti. Juventus, Lazio e una carriera che poteva essere molto di più.

Massimiliano Allegri sostiene che il calcio sia semplice: c’è chi segna, chi serve assist e chi corre. Pasquale Vivolo apparteneva alla prima categoria, ma con un’intelligenza calcistica fuori dal comune: faceva muovere il pallone e i compagni al posto suo. Nato nel 1928 a Brusciano, in Campania, cresciuto a Cremona, approdò alla Juventus nel 1949 dalla Cremonese, vincendo subito lo scudetto e bissando nel 1952.

1952, Vivolo (a sinistra) con il danese dell’Atalanta Poul Rasmussen



Negli anni ’50 il calcio italiano oscillava tra il WM inglese e l’emulazione dei tecnici stranieri, con un gioco frenetico sulle fasce e poca attenzione alla valorizzazione dei fuoriclasse. Vivolo, “nove che pensava da dieci”, come scriveva L’Unità nel 1954, era un attaccante elegante ma poco incline al contatto fisico. Nei suoi anni migliori (1951-’53) segnò a ritmo da bomber: 31 reti in 67 gare di campionato, media 0,7 a partita, poco distante dal gigante John Hansen (0,8) e davanti a Boniperti (0,4).

Vivolo (accosciato, primo da sinistra) nella Lazio del 1954-’55


Ma proprio la convivenza con il capitano bianconero ne segnò il destino: per non offuscarne il ruolo, la Juventus lo cedette alla Lazio nel 1953 per 70 milioni di lire. Con i biancocelesti, tra alti e bassi, disputò oltre cento partite, spesso da capitano, segnando una trentina di gol. Roma lo accolse con ammirazione ma anche con pressioni feroci: emblematico il ceffone del conte Mario Vaselli durante un match a Napoli, per spronarlo a lottare di più.



Lasciata la Lazio nel 1958, chiuse la carriera al Brescia e poi si reinventò imprenditore a Cremona. Morì nel 2002, improvvisamente. La sua resta la storia di un campione che il calcio italiano, ingabbiato nei dogmi tattici dell’epoca, non seppe davvero comprendere.

Mario Bocchio

Condividi su: