Jesse Carver, l’inglese che insegnò la zona all’Italia
Ago 17, 2025

Dalla Liverpool del Titanic allo scudetto con la Juventus: la storia del tecnico che cambiò la Serie A

Liverpool, estate 1911. Pochi giorni dopo il varo del Titanic nei cantieri di Belfast, nella città portuale inglese nasce Jesse Carver. Crescerà con una sola ossessione: il calcio. Difensore elegante, debutta a 18 anni con il Blackburn, poi passa al Newcastle. La Seconda guerra mondiale interrompe la sua carriera da giocatore, ma apre quella da allenatore.

Jesse Carver giocatore del Newcastle United



Dopo le prime esperienze in Inghilterra e nei Paesi Bassi, approda alla Juventus nel 1949 portando un’idea rivoluzionaria: il gioco a zona. Niente marcature a uomo, ma posizionamento intelligente e copertura degli spazi.

Carver nel 1950, portato in trionfo dai giocatori della Juventus dopo la vittoria dello scudetto

Risultato: scudetto al primo colpo, il primo dopo 15 anni per la Vecchia Signora. Visionario e fuori dagli schemi, non sempre si adattò alla mentalità italiana e presto tornò in patria, salvo rientrare più volte nello Stivale.

Stagione 1961-’62, nel ruolo di direttore tecnico della Lazio, in panchina con il tecnico Enrique Flamini



Guidò Torino, Roma, Lazio, Inter e Genoa, lasciando tracce ovunque passasse. Con la Roma portò Ghiggia al terzo posto; con la Lazio sfiorò la Coppa Italia, perdendo in finale nel 1961 contro la Fiorentina. A fine carriera, un’ultima avventura all’APOEL Nicosia.

Tre immagini di Carver alla guida del Coventry City

Carver rimane uno dei grandi innovatori del nostro calcio: un inglese che in Italia insegnò a difendere non l’uomo, ma lo spazio.

Mario Bocchio

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