William Garbutt: l’inglese che trasformò il calcio italiano
Ago 14, 2025

Dal porto di Genova alle rivoluzioni tattiche di Roma e Napoli, la storia del primo vero allenatore nel calcio italiano

Nel 1912, William Garbutt sbarcò in Italia con un bagaglio fatto di esperienze dure e un passato da calciatore segnato da infortuni gravi in Inghilterra. Dopo aver lasciato il campo da gioco, iniziò la sua rivoluzione come tecnico, diventando il primo “mister” nella storia del calcio italiano. A Genova, la città portuale che lo accolse, Garbutt diede vita a una trasformazione profonda: introdusse allenamenti innovativi, focalizzati sulla preparazione fisica e sugli schemi tattici, sfruttando il sapere acquisito nel suo paese natale. Fu grazie anche a Vittorio Pozzo, che intuì il potenziale di questo allenatore inglese, che Garbutt intraprese la sua carriera nel Bel Paese, diventando un punto di riferimento imprescindibile.

Garbutt (in piedi, primo da sinistra) allenatore dei rossoblù campioni d’Italia nella stagione 1923-’24



Dopo quindici anni di successi con il Genoa, tra cui tre scudetti conquistati, Garbutt spostò la sua attenzione verso nuove sfide. A Roma, chiamato da Ulisse Igliori, uno dei fondatori della squadra giallorossa, portò un cambiamento radicale: la squadra, in soli due anni, vinse la Coppa Coni, un traguardo storico per il club. Qui, il tecnico inglese perfezionò l’aspetto tecnico dei giocatori e introdusse il “Metodo”, uno schema di gioco che era all’avanguardia per quei tempi.

Garbutt (primo da sinistra) nel 1914 alla guida della Nazionale italiana

Il viaggio di Garbutt proseguì a Napoli, dove il leggendario imprenditore Giorgio Ascarelli lo volle per guidare il club nel suo primo campionato di Serie A a girone unico.

Fotografia stupenda: con il figlio

Nel capoluogo campano, Garbutt rivoluzionò il modo di allenarsi: insegnò ai suoi uomini a usare entrambi i piedi, a migliorare il dribbling e a perfezionare il colpo di testa, imponendo metodi severi come allenarsi con una sola scarpa per rafforzare il piede debole.

Garbutt nel Napoli

Con l’appoggio di Ascarelli e giocatori di talento come Cavanna, Vojak e Mihalich, Garbutt portò il Napoli a risultati di rilievo, culminati nel 1932-’33 con un prestigioso terzo posto, dietro le grandi Juventus e Ambrosiana Inter.

Il tecnico inglese sulla panchina della Roma


William Garbutt non fu solo un allenatore: fu un pioniere, un innovatore che cambiò per sempre il volto del calcio italiano, insegnando a giocatori e tifosi cosa significasse il vero “mister”.

Mario Bocchio

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