Il portiere dei record a Livorno
Mar 22, 2025

Il calcio italiano ha visto molti portieri straordinari nel corso della sua storia, ma pochi possono vantare un record di imbattibilità e solidità difensiva come Gianpaolo Grudina. Nato il 4 febbraio 1956 a Decimomannu, in Sardegna, Grudina ha costruito una carriera solida tra le serie professionistiche italiane, diventando protagonista di un’impresa ancora oggi imbattuta: il minor numero di gol subiti in un’intera stagione.

Grudina ha giocato anche nel Cagliari, senza però esordire in prima squadra, iniziò così la sua vera carriera calcistica nelle serie minori, mettendosi in luce per le sue doti atletiche e il suo senso della posizione. Si distinse fin da giovane per la sua abilità nel difendere la porta e per la sua capacità di guidare la difesa con autorità.

Dopo alcune esperienze in squadre minori, tra cui Nuorese e Civitavecchia, arrivò la grande occasione di vestire la maglia del Livorno, squadra che all’epoca militava in Serie C2. Il trasferimento si rivelò decisivo per la sua carriera e per la storia del club toscano.

Grudina nel Livorno

La stagione 1983-’84 fu memorabile per il club toscano, che riuscì a ottenere la promozione in Serie C1 grazie a una straordinaria solidità difensiva. Il merito principale di questa impresa fu proprio di questo portiere, che concluse il campionato subendo appena 7 gol in 32 partite.

Nella “rosa” del Pisa 1986-’87 allenato da Gigi Simoni

Il primato stabilito in quella stagione resta ancora oggi ineguagliato nel calcio professionistico italiano. A rendere ancora più impressionante l’impresa fu la lunghissima imbattibilità iniziale di Grudina: il primo gol subito dal Livorno arrivò soltanto all’undicesima giornata a Casale Monferrato, dopo 910 minuti senza subire reti.

Sempre nel Pisa, sulle figurine “Panini”

Il Livorno del 1983-‘84 era una squadra costruita da Renzo Melani con attenzione, con una difesa solida e organizzata alla perfezione. La squadra concluse il campionato senza subire sconfitte, totalizzando 50 punti frutto di 18 vittorie e 14 pareggi, con un bilancio di 35 gol segnati e appena 7 subiti. Questa straordinaria tenuta difensiva permise ai toscani di dominare il campionato e ottenere la promozione senza particolari difficoltà.

Il rigore parato al Milanista Virdis a “San Siro”

L’incredibile rendimento del reparto arretrato fu possibile grazie alla combinazione tra una difesa ben organizzata e le straordinarie qualità di Grudina tra i pali. Dotato di riflessi fulminei, grande posizionamento e leadership, il portiere sardo divenne l’autentico baluardo della retroguardia amaranto.

Oltre a essere un portiere eccezionale, Grudina giocò un ruolo fondamentale anche dal punto di vista psicologico. La sua esperienza e la sua calma trasmisero sicurezza a tutto il reparto arretrato, permettendo alla squadra di giocare con una serenità e una solidità fuori dal comune.

La sua capacità di leggere le azioni avversarie e di posizionarsi sempre nel modo corretto fecero la differenza in numerose partite, salvando il Livorno da situazioni complicate. Gli avversari faticavano a trovare il varco giusto per segnare, sapendo che Grudina era sempre pronto a intervenire con parate decisive.

Dopo l’incredibile stagione a Livorno, le prestazioni del suo portiere attirarono l’attenzione di club di categorie superiori. Nel 1984 si trasferì al Pisa, squadra con cui avrebbe poi debuttato in Serie A nel 1985. Con i nerazzurri toscani disputò diverse stagioni tra Serie A e B, contribuendo a successi importanti.

Una formazione della Casertana nella stagione 1989-’90. Da sinistra, in piedi: Gianpaolo Grudina, Fabrizio Ravanelli, Mario Brandani, Mariano Marchetti, Ivano Giordano, Giuseppe Cristiano; accosciati: Marco Serra (capitano), Pasquale Suppa, Domenico Petriello, Mario De Rosa, Teodoro Piccinno

Uno degli episodi più celebri della sua carriera avvenne nella stagione 1988-‘89, quando, da titolare del Pisa in Serie A, riuscì a neutralizzare un calcio di rigore di Pietro Paolo Virdis del Milan. Questo rimase l’unico errore dal dischetto dell’attaccante in massima serie, a testimonianza delle capacità di Grudina.

Dopo l’esperienza con il Pisa, Grudina chiuse la carriera con la maglia della Casertana, squadra con cui ottenne una storica promozione in Serie B al termine dell’annata 1990-‘91. Complessivamente, il portiere collezionò 27 presenze in Serie A e 7 in Serie B, oltre a vincere due Coppe Mitropa con il Pisa.

Il suo nome resta però legato indelebilmente al record con il Livorno: nessun altro portiere in Italia è riuscito a subire così pochi gol in un’intera stagione. Ancora oggi, quella squadra amaranto del 1983-‘84 viene ricordata come una delle più solide difese della storia del calcio italiano, e Grudina rimane un simbolo di affidabilità tra i pali.

Ancora oggi, a Livorno, il nome di Grudina è ricordato con grande affetto dai tifosi amaranto. Molti appassionati di calcio ricordano con nostalgia quelle partite dominate dalla squadra toscana, in cui il portiere sardo si dimostrò un autentico muro invalicabile. Le sue prestazioni sono rimaste impresse nella memoria collettiva della città, diventando parte integrante della storia sportiva del club.

Mario Bocchio

Condividi su: