Il pugliese che giocò nei Cosmos con Chinaglia
Feb 13, 2025

Alberona è un piccolo paese in provincia di Foggia. Qui nel 1961 nacque Ferdinando De Matthaeis, che andava a scuola a Lucera. Di lui si accorsero i dirigenti della squadra locale, allora in D, che gli proposero di vestire la maglia biancoceleste.

Ferdinando De Matthaeis nei Cosmos

Si misero d’accordo e così si trovò compagno di squadra anche di Pietro Maiellaro, che diventerà un idolo a Bari. Perugia, Avellino e  addirittura l’Inter mandarono loro osservatori a vederlo, ma alla fine non se ne fece nulla. Poi un giorno, siamo nell’estate del 1981, andò negli Stati Uniti per un matrimonio di parenti emigrati nel New Jersey. Il fratello Leonardo gli balenò l’dea di giocare il soccer, come chiamano gli americano il calcio per distinguerlo dal football americano.

1982, nei Cosmos con Giorgio Chinaglia
Insieme a Pelé

Riuscì a proporsi a Giorgio Chinaglia, il connazionale divenuto una star dei Cosmos di New York, che gli promise un provino. Riuscì a farsi ingaggiare, il Lucera lo lasciò andare per la cifra di 100 milioni di lire.

La data della firma del contratto è quella del 29 luglio 1981, va a vivere a Manhattan, la sua vita è cambiata in maniera ultra repentina.  

In squadra con lui ci sono quei campioni che prima aveva solo visto in tivù,  lo stesso Chinaglia, Beckenbauer, il brasiliano Carlos Alberto e l’olandese Neeskens.  Pelè aveva smesso di giocare nel 1977, ma veniva spesso ad incontrare gli ex compagni, al fianco dei quali scendeva ancora in campo per incontri di beneficienza.

Ferdinando De Matthaeis in azione

Le statistiche rilevano 38 presenze in 4 anni per i New York Cosmos dal 1981 al 1984. Durante la sua carriera a New York ha segnato 17 volte e ha fornito assist per 12 gol sia nelle competizioni indoor che all’aperto. Viene anche convocato per una ritiro della nazionale Italiana.

Poi venne la crisi del soccer, che non riuscì a reggere la pesante concorrenza di discipline tradizionali quali basket e baseball.

De Matthaeis ritorna in Italia con il cartellino in mano, di sua proprietà. Vorrebbe andare al Foggia, aveva strappato più di una promessa verbale, ma c’è l’ostacolo costituito dal fatto che anche se italiano, calcisticamente è straniero e le frontiere in Italia sono chiuse per la serie C.

Stagione 1981-’82, in una gara indoor con Giorgio Chinaglia

Ritorna negli Stati Uniti: Brooklyn Italians, New Jersey Eagles, Boston Bolts, New Jersey Arrows e New Jersey Stallions. Ma è un calcio solo di spettacolo, che si gioca essenzialmente al chiuso, anche sei contro sei. Decide quindi di smettere per diventare allenatore, sempre negli States.

Nell’ultima parte della carriera, nei Boston Bolts

A 29 anni Ferdinando prende il patentino da allenatore e comincia una lunga carriera che dura ancora oggi, alla guida del Miami United, compagine della terza serie statunitense.

Oggi De Matthaeis si guarda indietro e può comunque dire di aver realizzato il sogno di fare il calciatore a grandi livelli, passando dalla monotona vita della provincia italiana alle forti emozioni che ti regala la Grande Mela.

Mario Bocchio

Condividi su: