Rifiutò la combine. Tutto il valore di Castronaro
Dic 7, 2024

Angelo Castronaro da Porto Sant’Elpidio, classen1952, è stato fu un buon centrocampista, dotato di corsa , grinta e anche una discreta tecnica.

Sin da ragazzo, dopo l’esordio sui campetti di provincia con la squadra del suo paese, la vecchia San Crispino, fu prelevato direttamente dalla Sambenedettese con la quale seguì il classico iter dei giovani di belle speranze: Allievi, Juniores e fulminea convocazione in prima squadra.

Un mediano di quelli tosti, Angelo, come quelli cantati da Luciano Ligabue, tutto corsa, sacrificio e volontà: messosi in luce negli anni d’oro dei rivieraschi, sotto la guida del triestino Marino Bergamasco, dopo una breve militanza nella Fermana in serie D, conquistò la seconda promozione storica in Serie B della Samb, nel campionato di Serie C del 1973-‘74.

I giovani rossoblù diedero vita ad un campionato denso di soddisfazioni, che regalarono ad Angelo la convocazione in Nazionale B Under 21 (Italia-Belgio al Renato Curi di Perugia) ed il prestigioso trasferimento al Genoa, dove conquistò un’altra promozione, questa volta in Serie A, con un esordio nella massima serie avvenuto allo stadio Luigi Ferraris contro la Roma (2-2), per poi passare al Bologna.

Nella Rappresentativa di B

Carlo Petrini, suo compagno di squadra in quegli anni, lo cita come buon esempio di sportività nel suo libro “Nel fango del dio pallone”, come uno dei due calciatori (con Renato Sali) ad aver rifiutato di partecipare ad una presunta combine in occasione di un incontro con la Juventus.

Era il 13 gennaio 1980, la partita finì in pareggio 1-1, dopo un errore del portiere del Bologna Zinetti e un autogol del difensore juventino Sergio Brio.

Petrini in merito a quella partita più volte raccontò: “Le due società si misero d’accordo e chi quel giorno non avesse accettato quell’accordo non avrebbe giocato. Chi ce lo comunicò? Arrivò negli spogliatoi il direttore sportivo di quei tempi e disse ‘questa partita deve finire in pareggio’. Abbiamo scommesso tutti, tranne due, Angelo Castronaro e Renato Sali”.

Grande calciatore dunque Angelo, ma anche grande uomo: ben 93 le presenze collezionate nella massima serie con 3 reti all’attivo, 158 con 17 marcature il suo bilancio personale nella cadetteria. Spal, Arezzo e Civitanovese le ultime tre squadre. Poi ha fatto l’allenatore nelle categorie inferiori.

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