Ad un romano dalla doppia cittadinanza, Andy Selva, è legata la prima vittoria calcistica assoluta di San Marino. La data storica è quella del 28 aprile 2004, quando la squadra del Titano sconfisse 1-0 il Liechtenstein. Selva, che tra l’altro ha anche giocato nel Verona, contribuì alla promozione del Sassuolo in serie B, e lo fece in modo determinante con 11 reti.
Intrecci del destino, un anno dopo l’evento targato Selva, nasceva Nicko Sensoli, cresciuto nella San Marino Academy, il protagonista del secondo successo di sempre di questa modestissima nazionale, di nuovo contro il Lichtenstein.
E sempre contro la selezione del piccolo Principato di lingua tedesca, proprio in questi giorni, c’è stato il terzo successo dei sanmarinesi, spesso definiti la squadra di calcio con la classifica più bassa al mondo, questa volta in trasferta al Rheinpark Stadion di Vaduz per 3-1- Storico risultato che ha significato la straordinaria promozione, a scapito di Gibilterra, nella Nations League C. La vittoria è arrivata grazie ai gol di Lorenzo Lazzari, Nicola Nanni e Alessandro Golinucci. Oggi San Marino si ritrova posizionata al 210° posto nella graduatoria mondiale.
Con una popolazione di appena 30.000 abitanti ai confini con l’Italia, San Marino è da lungo tempo considerata una squadra underdog, spesso subendo pesanti sconfitte dopo che nel 1990 giocò la sua prima partita internazionale ufficiale, il 14 novembre, che si conclude con una sconfitta per 4-0 contro la Svizzera. La prima partita in assoluto, invece, venne disputata il 28 marzo 1986, un’amichevole persa per 1-0 contro la nazionale olimpica canadese.
Tantissimi bassi e pochissimi, incontri da incubo come contro l’Inghilterra, 10-0 nel 2021, ed anche 0-13 contro la Germania nel 2006
Se la storica rivalità contro il Liechtenstein è originata dal pareggio per 2-2 nel 2003, nella sede della Federcalcio sanmarinese fanno bella mostra i gagliardetti che ricordano partite in cui la squadra è riuscita ad evitare di perdere, come lo 0-0 casalingo del 1993 contro la Turchia, l’1-1 in Lettonia nel 2001 (nonostante l’attaccante del Southampton Marians Pahars avesse segnato dopo un minuto dal fischio d’inizio, il difensore Nicola Albani ha pareggiato, permettendo così a San Marino di ottenere il suo primo punto in trasferta) e lo 0-0 in casa contro l’Estonia esattamente dieci anni fa (primo punto assoluto in una qualificazione europea, interrompendo una seria di frustrazioni).
Prima dello storico successo in Liechtenstein, i ragazzi del Titano hanno impattato 1-1 contro Gibilterra allo Stadium di Serravalle. Un rigore tardivo di Nicola Nanni ha garantito il punto cruciale che ha contribuito alla tanto desiderata promozione nella Nations League.
La storia del calcio sanmarinese annovera anche l’impresa sfiorata il 7 febbraio 2007, quando la selezione venne sconfitta al 5′ di recupero del secondo tempo in casa contro la decisamente più quotata Irlanda a Serravalle (2-1, con gol iniziale di Kilbane al 49′, poi pareggio momentaneo di Manuel Marani all’86’ e gol di Stephen Ireland al 95′), difendendosi bene e con un’avversaria decisamente sotto tono e poco concentrata in attacco. Per lo scarso risultato i giocatori irlandesi e soprattutto il loro tecnico, Steve Staunton, vennero fortemente criticati al ritorno a Dublino.
Ma tutti continuano a ricordare con una certa nostalgia la gara valida per le qualificazioni al campionato mondiale di Usa ‘94, disputata allo stadio Dall’Ara di Bologna il 17 novembre 1993 contro l’Inghilterra, quando l’attaccante sammarinese Davide Gualtieri andò in gol quando erano appena trascorsi 8,3 secondi di gioco; la partita terminò poi 7-1 in favore degli inglesi, che però vennero a lungo irrisi per quella rete incassata.
Ora sfide più dure aspettano la squadra del tecnico riminese Roberto Cevoli (da calciatore vestì anche la maglia del Torino, mentre da allenatore ha una collaudata esperienza in serie C), ma per il momento sulla rocca del Titano tutti stanno facendo festa.
Mario Bocchio