Lo sloveno di Cremona
Nov 18, 2024

Un totale di venti reti in cinque anni per un attaccante sono poche, è vero. Ma ci sono anche situazioni in cui un calciatore può entrare nella storia nonostante le statistiche non siano dalla sua parte. Il caso di Matjaž Florijančič è uno di questi.  Lo “sloveno di Cremona” approdò in Italia dal Rijeka, nel 1991.

Fondamentale. Per la Cremo degli anni d’oro Florijančič era fondamentale. I gol spesso latitavano ma la sua classe e la sua tecnica messe al servizio della squadra hanno creato numerose gioie ai tifosi grigiorossi nei suoi quattro anni a Cremona. Non a caso è uno degli eroi di Wembley nella Coppa Anglo Italiana, titolarissimo anche in quella occasione a formare la coppia d’attacco con Tentoni, creando un duo leggendario tuttora indimenticato.

Matjaž Florjančič nel Rijeka (a sinistra) e nella Cremonese

Da sinistra: Florjančič, Dezotti e Pereira: nella Cremonese nel 1991 (foto Ivano Frittoli)

Dalla retrocessione alla gloria. La prima annata non fu fortunata: sole quattro marcature e una retrocessione. Ma l’anno dopo la Cremo risalì immediatamente, trascinata dalle 16 reti di Tentoni e anche da quelle proprio di Matjaž Florijančič, protagonista con le sue giocate e con la sua umiltà. Così nel 1993, ottenuta pure la vittoria dell’Anglo-Italiano, la Cremonese si ritrovò in A.

Ricordi cremonesi

Fu una stagione memorabile conclusasi con una salvezza tranquilla. Memorabile fu anche la data del 5 dicembre 1993, quando i grigiorossi umiliarono il Piacenza vincendo 4-0. Il poker lo firmò lui e benché sia l’unica rete della stagione, Matjaž Florijančič entrò ulteriormente nel cuore dei tifosi.

Con la maglia del Toro

Epilogo. Rimase altri due anni sotto il Torrazzo, fino alla retrocessione del 1996, segnando altre 11 reti, per un totale di 20 goal in 148 gare. Concluse la carriera in Italia giocando con Torino, Empoli, Fidelis Andria, Alzano Virescit, Crotone e Pro Sesto. Calcando ancora i prati della A con la maglia dell’Empoli di Spalletti per poi finire nelle serie minori, raccogliendo il poco invidiabile score di tre retrocessioni di fila.

Nell’Empoli mentre contende il pallone allo juventino Birindelli

Quell’anno, il 1996, il Toro di mister Sandreani giocava in B e  aveva come sponsor tecnico Kelme, lo stesso del Real Madrid di Capello, e per questo venne organizzata un’amichevole estiva, il “Trofeo Kelme”. I Blancos hanno  calciatori del calibro di Chendo, Hierro, Mijatović, Suker, Seedorf; la squadra di Sandreani punta su Mezzano, Sommese e appunto Florijančič. Il Real va in vantaggio con Raúl, il pareggio del Toro arriva con una bellissima punizione calciata proprio dallo “sloveno di Cremona”.

In nazionale Florijančič vanta venti presenze tra il 1992 e il 1999, segnando un gol in occasione dell’amichevole vinta per 7-1 contro l’Islanda.

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