Si tratta dell’unica vittoria della nazionale lussemburghese contro il grande vicino francese. Uno sguardo alla “catastrofe” francese dell’8 febbraio 1914.
Quindici righe nel Luxemburger Wort per un risultato. L’8 febbraio 1914 il Granducato riuscì a battere la Francia 5-4. Una vittoria contro ogni pronostico per il Lussemburgo. “Ci chiedevamo se i nostri connazionali avrebbero subito una sconfitta così clamorosa come quella del passato (8-0). Invece hanno semplicemente vinto 5-4″, scrive il quotidiano, per quella che rimarrà per sempre nei libri di storia come la prima vittoria internazionale del calcio lussemburghese.
Un giocatore francese infortunato
Il rapporto è un buon esempio di come avrebbe potuto essere il calcio giocato all’epoca. Così, l’articolo menziona in particolare che, durante la partita, “un francese ha ricevuto una testata così forte che ha dovuto essere fasciato, ma è ricomparso alla fine della partita, per combattere con coraggio”. Va infatti ricordato che le norme dell’epoca non prevedevano l’eventuale sostituzione. Solo gli undici giocatori che hanno iniziato la partita hanno avuto la possibilità di finirla.
La Federcalcio francese indica sul suo sito che erano presenti 5.000 spettatori mentre, dalla parte lussemburghese, alcune fonti suggeriscono un numero di 3.000.
Una “catastrofe” per la Francia
Anche il media francese So Foot è tornato su questo evento sportivo nel 2017, pochi giorni prima di Lussemburgo-Francia in programma durante le qualificazioni ai Mondiali del 2018, intitolando il suo articolo “Il giorno in cui il Lussemburgo ha umiliato la Francia”.
“Riuscite a immaginare che gli undici francesi che si sono recati in Lussemburgo siano tornati sconfitti? Guardate quale responsabilità avrebbero i dirigenti di Place Saint-Thomas d’Aquin”, scriveva Robert Desmarets, giornalista de L’Auto (antenato del quotidiano L’Équipe), nell’edizione del 7 febbraio 1914, come ricordato da So Foot . All’indomani della sconfitta della Francia, Desmarets parlò di “catastrofe”, con qualche altra espressione scioccante: “solo i dirigenti del CFI (Comitato interfederale francese) devono fare il loro mea culpa; Sarebbe molto meglio restare a casa piuttosto che vedere il nostro calcio ridicolizzato all’estero”.
Durante questo incontro, il Lussemburgo ha aperto le marcature al quarto minuto con Jean Massard dal dischetto. Il suo primo gol per la nazionale e il secondo per la nazionale lussemburghese che era allora solo alla sua terza partita ufficiale. Come il suo capitano Victor Kauth, il marcatore proveniva dal club Hollerich-Bonnevoie (uno dei tanti antenati dell’attuale RFCU).
Una quadrupla per Jean Massard
Durante questa amichevole giocata allo Stade Racing Club, Jean Massard ha avuto un impatto ancora maggiore, segnando una quadrupla. Il secondo al 20′, anche lui su rigore. Successivamente ha segnato al 46esimo e al 70esimo. Il quinto gol lo segna Zenon Bernard.
La squadra francese, dal canto suo, ha pareggiato per la prima volta al 15′ con Henri Bard. Sette minuti dopo, ha segnato un nuovo gol su rigore (22esimo) con Jean Ducret, Charles Géronimi (41’) e Marcel Triboulet (80’) portano nuovamente la palla nella porta del Lussemburgo. Ma non basta, il Lussemburgo che vince contro i Blues si ritrova privato di un buon numero di giocatori trattenuti dagli obblighi militari, visto che la federazione ha fatto richiesta troppo tardi per le autorizzazioni. È vero che mancavano solo pochi mesi allo scoppio della Prima Guerra Mondiale…
Tuttavia, come riporta il quotidiano Ouest-France in un articolo del 2017, “il Comitato interfederale francese, indignato, ha poi sospeso diversi refrattari. Il portiere sostitutivo Robert Loublière (Gallia Club de Paris) non è mai stato richiamato. Come hanno fatto altri cinque giocatori”.
I tre campioni francesi, da sinistra: Henri Bard, Jean Ducret, Charles Geronimi e Marcel Triboulet
Ancora un undici della Francia nel 1914
Un’altra impresa nel 2017 e nel 2024?
La prestazione del Lussemburgo quel giorno contrasta con le due partite che l’avevano preceduta, giocate ogni volta contro i francesi. E soprattutto l’amaro fallimento avvenuto il 29 aprile 1913, pochi mesi prima, quando il Granducato era stato sonoramente battuto 8-0. Mentre nel loro primissimo confronto (nel 1911), i lussemburghesi riuscirono a segnare solo un piccolo gol (sconfitta per 1-4), grazie ad Albert Elter.
Dal 7 febbraio 1914, i Rout Léiwen non sono più riusciti a ripetere l’impresa di battere i Blues. Nessuna vittoria quindi, ma un pareggio comunque che aveva lasciato il segno nel 2017. Uno 0-0 ottenuto a Tolosa, contro i francesi che pochi mesi dopo sarebbero stati incoronati campioni del mondo in Russia. Il quotidiano Le Parisien ha poi parlato di “fiasco” per la squadra francese. “Goffi, i Blues vengono agganciati e neutralizzati in casa da lussemburghesi modesti ma valorosi che avrebbero potuto anche vincere”, ha scritto L’Équipe.
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Il tabellino
Lussemburgo: Zenon Bernard, Eugène Didier, Josy Faber, Henri Hoffmann, Victor Kauth, Jean Massard, Auguste Rizzi, Thomas Schmitt, Emile Thill, Jean-Pierre Voelker, Bernard Wirtz
Francia: Henri Bard, René Bonnet, Jean Degouve, Emilien Devic, Jean Ducret, Albert Eloy, Maurice Gastiger, Charles Geronimi, Jean Loubère, Maurice Olivier, Marcel Triboulet
Arbitro: Maurice Goossens (Bel)
Mario Bocchio