Lo sgambetto al presuntuoso Herrera
Set 30, 2024

Domenica 12 marzo 1961, al “Mario Rigamonti” arriva la temibile Internazionale guidata dal Mago Helenio Herrera. 22mila persone assistettero, letteralmente da ogni dove al momento più alto della storia bluceleste: la capolista del campionato di Serie A cadde sotto i colpi del maestrale Glauco Gilardoni, ventenne ala di Civenna che segnò sei gol durante la prima stagione delle Aquile in Serie A ed era già andato in rete durante il match d’andata terminato in parità (1-1).

Mario Ceppi e, a destra, Helenio Herrera

Una battuta d’arresto in un momento cruciale del campionato: il contraccolpo non fu di secondo piano, dato che i nerazzurri chiusero al terzo posto dietro Juventus e Milan; per i blucelesti, invece, fu una spinta fondamentale nella feroce lotta salvezza.

Lecco-Inter 2-1, la seconda rete di Gilardoni

Novanta minuti nati malissimo per gli ospiti, che al 4′ perdono già Armando Picchi per uno strappo muscolare e al 15′ vedono Gilardoni bucare Buffon dopo un’uscita sbagliata su azione da calcio d’angolo. A un quarto d’ora dalla fine è ancora Gilardoni, dopo una combinazione Abbadie-Bonacchi, a raddoppiare.

L’Inter del Mago affoga nel lago

A fine partita Herrera “battezza” i blucelesti (“Non si salveranno”), ma la storia dirà tutt’altro.

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