Glauco Gilardoni, attaccante degli anni Sessanta, è morto nel 2005 a Civenna (Lecco), dove era nato, all’ età di 64 anni per un male incurabile. Fu tra gli artefici della promozione in A del Lecco nel 1960, segnò anche contro Juve e Inter. Nell’ estate del ’61 passò al Napoli di Achille Lauro, per 100 milioni di lire: una cifra elevata per l’ epoca.
Ala sinistra, proprio a Napoli risultò decisivo per il successo in Coppa Italia, primo trofeo nazionale conquistato dagli azzurri, realizzando tre reti con cui si laureò capocannoniere (ex aequo) del torneo, pur non disputando la finale contro la SPAL. Giocò anche due stagioni nel Genoa, la prima di Serie A e la seconda B, non riuscendo però a ripetersi ai medesimi livelli, ma riuscendo a realizzare la rete che decise il derby del 22 novembre 1964.
Ad ottobre 1966, non trovando spazio al Genoa, si trasferì al Savona, neopromosso in B. Coi biancoblu Gilardoni formò una coppia d’attacco con Pierino Prati e realizzò 15 reti in 24 incontri, fra cui le due delle due vittorie al “Bacigalupo” nei derby regionali contro Genoa e Sampdoria, che tuttavia non furono sufficienti ad evitare la retrocessione dei liguri. Poi vestì ancora le maglie del Brescia, in Serie A, e nel Padova tra i Cadetti. Il Genoa lo ha inserito nella sua Hall of Fame.