Giacomo Losi non c’è più. Core de Roma si è spento all’età di 88 anni, esattamente il 4 febbraio 2024. Ha giocato per 15 stagioni con la maglia giallorossa, diventando un simbolo del club da capitano. Per tantissimo tempo, infatti, per oltre quattro decenni, è stato il giocatore con più presenze nella Roma, prima di essere superato in epoca moderna da Francesco Totti e Daniele De Rossi. In totale ha disputato 386 partite. La sua parabola nella Roma va dal 1954 fino al 1969: ha vinto per due volte la Coppa Italia e la Coppa delle Fiere.
Nato a Soncino (Cremona) il 10 settembre del 1935, Losi debuttò come calciatore a 14 anni con la squadra locale della Soncinese nel ruolo di mezz’ala. Nel 1951 venne acquistato dalla Cremonese per 500 mila lire. A Cremona disputò due stagioni conquistando la serie C e soprattutto mettendosi in evidenza nel ruolo di terzino, tanto che nel 1953 venne acquistato dalla Roma per 8 milioni di lire. Ha esordito in Serie A a Roma contro l’Inter il 20 marzo 1955. A partire dalla stagione 1955-‘56 divenne titolare della squadra e lo restò quasi sempre sino a fine carriera. Giocò nella Roma fino al 1969, collezionando 386 presenze totali, di cui 299 da capitano, senza mai subire nessun provvedimento disciplinare (fu ammonito solamente nell’ultima partita disputata). Nella stagione 1968-‘69, con l’arrivo di Helenio Herrera sulla panchina romanista, ricordato anche in una recente intervista, venne messo in disparte dopo le prime otto giornate e per questo lasciò la Roma a fine stagione per disputare la sua ultima annata da calciatore nella Tevere Roma, in Serie D.
Con la Roma ha vinto due Coppe Italia (nel 1963’64 e nel 1968-‘69), e la Coppa delle Fiere nel 1960-1’61. In campionato il miglior piazzamento è stato il secondo posto nel 1954.’55.
Il 20 settembre 2012 è stato tra i primi 11 giocatori a essere inserito nella hall of fame ufficiale romanista. Losi ha giocato anche in Nazionale (11 le presenze totali), debuttando il 13 marzo del 1960 nell’amichevole persa 3-1 contro la Spagna a Barcellona. Fu quindi schierato in tutte le partite della squadra azzurra sino ai Mondiali del Cile del 1962, indossando anche la fascia di capitano allo Stadio Heysel di Bruxelles, nella partita Belgio-Italia del 13 maggio 1962, nella quale esordì il diciottenne Gianni Rivera.
Come allenatore è stato tecnico in Serie D per la Tevere Roma (1970-’71). È stato poi allenatore ad Avellino, Turris, Lecce, Salernitana, Alessandria, Bari (con cui ottenne una promozione in Serie B nel 1976-‘77[), Banco di Roma, Piacenza, Casarano, Nocerina e Juve Stabia. A Roma è stato a lungo responsabile della scuola calcio Nuova Valla Aurelia (nel quartiere di Valle Aurelia) e ha allenato anche la nazionale Attori.