Franchino, cresciuto in via Flavio Stilicone
Ago 22, 2024

Se n’era andato nell’agosto del 2017. Il funerale era stato celebrato nella chiesa di Belvedere, a Siena. Franco Tintisona riposa sotto un ulivo, nel cimitero della cittadina toscana. Alla cerimonia c’erano molte persone. Vecchie glorie del calcio senese e amaranto, qualche calciatore dei periodi più recenti. Ma soprattutto, a dare l’ultimo saluto, c’erano i suoi amici di sempre.

Da Roma sono saliti in una decina di persone per portare un po’ di conforto alla moglie ed alle due figlie, lui era cresciuto in via Flavio Stilicone, a Don Bosco.  Tintisona apparteneva ad una Roma che non c’è più. Ma che resiste nell’affezionato ricordo di chi l’ha vissuta.

Gli inizi nella Lodigiani Roma e nella “Primavera” della Lazio

Le scuole elementari, come edificio, non esistevano. Ed infatti le classi erano ricavate dalle stanze degli appartamenti di via Emilio Lepido, oltre al grembiule, nero nel caso degli ex alunni dei preti, blu per gli altri, bisognava portare pure gli stivali: quando pioveva, le aule si allagavano. Le classi erano tutte divise per genere. C’è anche una foto che ritrae questi bambini, Tintisona è il quarto della seconda fila. Dopo è andato alla scuola media Marco Tullio Cicerone, l’ unica che fosse presente a Don Bosco.

Nel Livorno con Mister Renzo Melani

Il popoloso quartiere, è cresciuto insieme a quei bambini, che scendevamo in strada a giocare con le figurine, al barattolo con le lattine. Oppure, siccome l’asfalto non c’era, con i coltellini giocavano a spaccamondo e, visto che c’era la terra, creavano le piste per le biglie. All’epoca, in via Stilicone passavano anche le pecore che venivano dal parco degli acquedotti. Erano gli anni Sessanta. Al di fuori della loro strada, si divertivano a fare delle esplorazioni, come scalare, con una corda, la tomba dei cento gradini. All’ interno c’era un elmetto tedesco con un grosso foro su un lato. Forse di una granata, oppure di un colpo di piccone.

Nel Siena (foto archivio Nicola Natili) e nel Casale

Roma nel frattempo stava cambiando. Le prime auto nella via cominciarono  a passare nella seconda metà degli anni Sessanta, prima non se ne vedevano. Poi diventa una strada trafficata a causa dei lavori sulla metro A che vennero realizzati a cielo aperto e le macchine venivano quindi canalizzate su via Flavio Stilicone, anche il tram, per quei lavori, modificò il percorso. Prima passava da via Tuscolana fino ai Castelli.

In un undici senese nella stagione 1988-’89

Trascorre una decade, alla fine degli anni Settanta Tintisona diventa un calciatore. Gioca nella Lodigiani, nella Lazio. E poi per ben due volte nel Siena dove approda nel 1981 ed in cui ritorna dopo una parentesi con il Livorno. La sua vita si lega così ai colori bianconeri della squadra e della città. Ma a Roma continuano a ricordarlo e ad aspettarlo tanti amici . A Franchino ed a suo fratello, morto anni prima in un incidente motociclistico, erano in tanti a volere bene. Da Don Bosco al Quadraro, passando per Cecafumo, Appio Claudio, Lamaro. Un quadrante popoloso.

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