Il lato oscuro della storia dei Mondiali ’74 riaffiora con la morte dell’ottimo difensore della nazionale haitiana, Ernst Jean-Joseph, andato via troppo presto nel 2020. Una grande perdita per il Paese.
“L’haitiano Ernst Jean-Joseph, che ha giocato così bene come terzino nella sconfitta per 3-1 contro l’Italia, è stato sospeso da ogni partecipazione alla Coppa del Mondo perché si è scoperto che aveva preso una droga illegale”. Le agenzie batterono la notizia, che si diffuso in tutto il mondo.
La storia ricorderà sempre Ernst Jean-Joseph per la sua partecipazione all’unico Mondiale in cui ha giocato Haiti e per la sua grande prestazione nella gara culminata con il magnifico e straordinario gol segnato da Sanon contro l’Italia che aveva tenuto a lungo la propria rete inviolata. Nessun haitiano degno di questo nome è pronto a dimenticare queste immagini eccezionali.
Tuttavia, le generazioni degli anni ’80 e ’90 e anche la grande maggioranza di coloro che hanno vissuto la follia della Coppa del Mondo del 1974, non sapevano nulla della storia nascosta e oscura di Ernst Jean-Joseph. Gli esami effettuati sull’atleta confermarono la presenza della sostanza fenilmetrazina. Jean Joseph si è scusato, dicendo che “lo ha utilizzato come parte della sua cura per l’asma”, ma il medico della squadra ha formalmente negato, rifiutando qualsiasi forma di solidarietà nei confronti del suo connazionale.
Ernst Jean-Joseph nella nazionale haitiana
Secondo il New York Times, 18 giugno 1974, “dopo che una seconda analisi confermò che aveva assunto uno stimolante contenente fenilmetrina, Jean-Joseph ammise di aver utilizzato questa sostanza per migliorare le sue prestazioni calcistiche. La sua squalifica è la prima nella storia dei Mondiali in 44 anni”.
Da ritagli di stampa dell’epoca si legge che dopo la pubblicazione della notizia, l’atleta, rimandato ad Haiti, venne brutalizzato e rapito dagli agenti della polizia politica del dittatore Jean-Claude Duvalier, che all’epoca teneva Haiti sotto pugno di ferro.
Ernst Jean-Joseph fu sottoposto a un processo sommario e condannato a due anni di carcere dove, secondo i testimoni, subì ulteriori torture. Per il dittatore sanguinario e corrotto, Jean-Claude Duvalier, “ha disonorato il Paese”. Un Paese già sotto i riflettori per i numerosi crimini perpetrati dai Duvalier dal 1957 al 1974.
Riconquistata la libertà si è reintegrato in nazionale. Jean-Joseph fu chiamato a disputare le qualificazioni alla Coppa del Mondo in Argentina nel 1978 e quelle per Spagna ’82, ma i risultati non ci furono. Poi è tornato al Violette Athletic Club, dove, dopo una brevissima parentesi negli States, si è ritirato e ha iniziato la carriera da allenatore.
Dopo il doping di Jean-Joseph, solo altri tre giocatori furono sanzionati dalla FIFA, lo scozzese Willy Johnstone (1978), lo spagnolo Ramón María Calderé (1986) e Diego Armando Maradona (1994). L’incidente del giugno 1974 costrinse a maggiori controlli sugli atleti.
Ricordiamo che ai Mondiali di Monaco del 1974, la Federcalcio internazionale (FIFA) aveva una commissione medica speciale che controllava due giocatori di ciascuna squadra prima e dopo ogni partita. La procedura è iniziata nel 1966. Tutti gli altri test antidroga effettuati risultarono negativi.
Mario Bocchio
– continua –