“Una leggenda del nostro club ci ha appena lasciato”. L’omaggio di Romain Danzé è all’altezza dei ricordi che Laurent Pokou lascia allo Stade Rennais. L’attaccante ivoriano è morto il 13 novembre 2026 all’età di 69 anni, sopraffatto da una malattia, alla vigilia dell’amichevole tra i Blues e la Costa d’Avorio. Una triste notizia per gli Elefanti: in Francia e soprattutto a Rennes, Laurent Pokou è ancora considerato dai tifosi il miglior attaccante della storia del club.
Laurent Pokou sulle figurine. Al Rennes (a sinistra) e nel Nancy
Il nazionale ivoriano arrivò in Bretagna alla fine di dicembre del 1973, all’aeroporto di Le Bourget, grazie all’influenza di François Pinault, allora membro del consiglio d’amministrazione del club, che approfittò dei suoi rapporti professionali per portare la perla nera allo Stade Rennais. Marsiglia, Strasburgo, Monaco, Saint-Étienne e soprattutto Nantes lo cercavano da tempo, ma Laurent Pokou sceglie finalmente il Rennes, con sorpresa di tutti, mentre la squadra, dalla vittoria della Coppa di Francia (1971), è alla ricerca di un secondo successo. Una manna dal cielo per lo Stade Rennais che accoglie a braccia aperte il capocannoniere nella storia della Coppa d’Africa (14 gol tra il 1968 e il ‘70, record battuto da Samuel Eto’o nel 2008), soprattutto perché Pelé stesso è pieno di elogi per il bomber dell’Abidjan.
In azione nel Rennes
“Ho trovato il mio successore”, disse O Rei. Il suo nome è Laurent Pokou. Ha un solo difetto, non è brasiliano”. Appena arrivato, è il momento di indossare pantaloncini e maglia e Laurent parte per Troyes. Un successo per la prima volta nel clima piuttosto gelido dello stadio dell’Aube. Pokou apre le marcature dopo mezz’ora di gioco e offre il gol della vittoria a Dell’Oste (1-2). La squadra concluse la stagione 1973-‘74 con un onesto 13° posto. Pokou segna 7 volte in 13 partite giocate. L’ivoriano migliora le sue statistiche l’anno successivo (14 gol) ma non riesce, tuttavia, a impedire la discesa dello Stade Rennais.
Nella seconda divisione, Pokou segna 17 gol in 11 partite, ma subisce un grave infortunio nel novembre 1975 durante una partita contro La Bérrichonne de Châteauroux. Deve giocare a biliardo (distorsione al ginocchio). La sua stagione è finita. Torna per preparare il ritorno dello Stade Rennais in D.1 (1976-‘77), ma hauna ricaduta e deve sottoporsi a due nuovi interventi (legamenti interni del ginocchio, legamenti crociati). Sfortuna. Il suo ritorno alle competizioni il 21 gennaio 1977 (contro il Bordeaux) viene interrotto. Deve lasciare il prato dopo venti minuti, si infortuna alla coscia. Pokou è su una gamba sola e lo Stade Rennais zoppica. Il club scende ancora nonostante le statistiche del suo attaccante (10 partite e 6 gol).
Afflitto da difficoltà finanziarie e dal desiderio del suo giocatore di giocare in D.1, il Rennes lasciò scivolare il suo attaccante al Nancy nell’estate del 1977. In Lorena ci si aspettava molto dalla sua collaborazione con un certo Michel Platini. Un’associazione che sulla carta vale oro, ma che sul terreno si rivela un fallimento. Maledizione del pubblico del Marcel-Picot che lo fischiava, Laurent Pokou non si è imposto al Nancy, nonostante un inizio promettente, ed è rimasto in panchina per gran parte della stagione. Ha assistito, disincantato, alla vittoria dell’ASNL della Coppa (1978) dagli spalti del Parc. Antoine Redin, l’allenatore del Nancy, non si fidava di lui all’inizio del campionato 1978-‘79. Secondo lui, Bernard Zénier, Robert Pintenat e Ruben Umpierrez, le nuove reclute, sono indiscutibilmente titolari.
Ferito nell’anima, Laurent Pokou lascia Nancy a metà settembre e ritorna al Rennes (D.II), ancora a secco in termini di liquidità, grazie al sostegno finanziario dei suoi sostenitori. In Bretagna, l’Elefante rinasce (6 gol in 12 partite) fino alla vicenda letale. Durante una partita di Coppa di Francia persa contro i dilettanti del St-Pol-de-Léon (7° turno, 1-3), Pokou perde il controllo. Malmenato dagli avversari e da un pubblico ostile, insulta e prende a calci l’arbitro dopo che quest’ultimo ha concesso un rigore alla squadra di casa. Espulso, la FFF lo condannò un mese dopo (gennaio 1979) a due anni di sospensione definitiva (sanzione ridotta a 6 mesi di sospensione e poi a 18 pochi giorni dopo). Segnato da questo giudizio, Laurent Pokou ritorna in Costa d’Avorio per unirsi al suo primo club, l’ASEC Abidjan, dove conclude la carriera.
Mario Bocchio