Thomas N’Kono, portiere camerunense nato il 20 luglio del 1955 a Dizanque, si può considerare uno dei più forti portieri espressi dal movimento calcistico del continente africano. Titolare della maglia numero 1 della nazionale del Camerun al mondiale di calcio spagnolo del 1982 e quindi ancora sulla cresta dell’onda al mondiale che si disputò in Italia nel 1990, N’Kono ha collezionato ben 110 presenze tra i pali dei Leoni Indomabili.
Nel mondiale americano del 1994 N’Kono, pur incluso nella comitiva camerunense, non scese mai in campo. Questo portiere, dotato di riflessi straordinari, giocava sempre con i pantaloni lunghi e rigorosamente neri. A vederlo tra i pali sembrava di trovarsi di fronte ad una pantera nera.
Già calciatore africano dell’anno nel 1979 (fu il primo portiere nella storia a ricevere tale riconoscimento) nel 1982 si rivelò al mondo in tutta la sua bravura grazie alla partecipazione del Camerun al mondiale in Spagna. Sempre in quel 1982 vinse per la seconda volta il premio destinato al miglior giocatore del continente africano. Al termine del mondiale spagnolo il forte portiere africano fu ingaggiato proprio in Spagna dall’Espanyol di Barcellona. Dopo 12 anni trascorsi al Canon di Yaoundé, (1970-1982) N’Kono passò ben 11 stagioni in Spagna: dal 1982 al 1991 a difesa dei pali dell’Espanyol e poi, per due stagioni dal 1991 al 1993, giocò nel Sabadell.
Ai tempi dell’Espanyol Thomas N’Kono disputò anche una finale di Coppa Uefa, nella stagione 1987-‘88 perdendola ai calci di rigore contro i tedeschi del Bayer Leverkusen. Proprio a Barcellona Thomas N’Kono diventò uno dei più grandi beniamini dei tifosi dell’Espanyol: per lui fu coniato un soprannome addirittura leggendario: lo chiamarono “El Zamora Negro”, lo Zamora Nero.
E, se gli spagnoli scomodarono il loro portiere più leggendario, un motivo c’era: Thomas N’Kono era un grande interprete del ruolo ed è tuttora considerato una leggenda tra i grandi che hanno vestito la maglia dei Leoni d’Africa: una leggenda del Camerun.