Franco Cistriani è stato il suo primo vero allenatore, erano i tempi del Pizzighettone. Gianluca Vialli, nato a Cremona, finisce poi per mezzo milione di lire nella Cremonese, preso per mano dai vari Ivanoe Babo Nolli, Guido Settembrino ed Emiliano Mondonico. Ma è Guido Vincenzi a dargli fiducia in prima squadra. Presidente è Domenico Luzzara.
Cremona, perla della grassa provincia intuisce le doti del suo giovane figlio e ne fa subito un idolo, la gente lo chiama testòòn.
La sua è stata un’infanzia felice, complice la sua agiatissima famiglia che fa del maniero di Grumello il quartier generale.
Gianluca Vialli inizialmente si avvicina alla pallacanestro, poi il calcio lo seduce all’oratorio di Cristo Re dove Don Angelo Scaglioni pensa bene di parlare di lui al Pizzighettone.
Esordisce nella Cremonese a sedici anni nel campionato di Serie C1 1980-’81, dove racoglie solo due presenze. La Cremo proprio al termine di quel campionatoritorna in B, Vialli trova i suoi spazi e in quattro campionato contribuisce al ritorno nella massima serie del club dopo 54 anni e dopo aver patito la delusione nel 1983 degli spareggi a Roma contro Catania e Como.
Siamo nel 1984, Luzzara, forte di un buon rapporto personale con il patron della Sampdoria Paolo Mantovani , per la cifra di tre miliardi di lire più l’estroso e talentuoso Alviero Chiorri vende Vialli ai blucerchiati.
È la posa della prima pietra per lo storico scudetto e per il lancio del Vialli nazionale. Esordisce in Serie A proprio contro la sua ex squadra, la Cremo.
Mario Bocchio